Sapere che quasi quotidianamente si registrano episodi criminosi nella città di Andria; che ciò avviene a tutte le ore, anche quando le strade sono attraversate da gente e da bambini; che il “livello” della criminalità si è elevato notevolmente con l’uso sempre più frequente di armi e una loro enorme facilità di utilizzo non fa stare tranquilli nessuno e non servirà a nulla tenere le notizie quasi nascoste per paura di pronunciare la parola “Sicurezza”, tanto rassicurante ma altrettanto abusata nei periodi quando tutto appare essere facile da promettere e da realizzare, spesso abusando anche della credulità popolare.
La verità è che la situazione è molto grave e sono pochi, pochissimi gli appelli ad una reazione collettiva e sociale che deve partire innanzitutto dalle realtà associative e dalla parrocchie, oltre che da tutti i partiti politici o quel che resta di essi, perchè il problema è soprattutto dei quartieri, specie quelli periferici, laddove anche una lampadina spenta alimenta quel senso di insicurezza diffuso e sentito, che nessuna facile rassicurazione può negare esserci fortemente.
Siamo convinti, fermamente ed incondizionatamente convinti, che le Istituzioni stiano facendo la propria parte, a cominciare dal duro lavoro quotidiano delle Forze dell’Ordine ma è innegabile che si avverta forte un senso di timore, di paura, di timidezza ma crediamo anche di condizionamento nell’esprimere quella reazione necessaria più che mai in questo momento, anche se ciò significherebbe un fortissimo atto di coraggio nel prendere coscienza che qualcosa non stia funzionando come si vorrebbe. Atto di coraggio; forse è proprio questo che sta mancando in questa strana città dove si continua a tentare di costruire realtà mediatiche sempre più sofisticate e velate mentre ciò che accade per le strade diventa sempre più “affare degli altri”. Per fortuna non tutti si comportano in questo modo e ci sentiamo di alimentare proprio la speranza che “i resistenti” continuino a far sentire forte il fiato sul collo, ognuno nei propri ruoli e fino a quando non sarà “abbattuto” dalle armi, proprie ed improprie, che il Potere costruisce ogni giorno con l’utilizzo di compiacenze e alleanze precostituite.
Associazione “Io Ci Sono!”
Area Sicurezza & Legalità
La verità è che la situazione è molto grave e sono pochi, pochissimi gli appelli ad una reazione collettiva e sociale che deve partire innanzitutto dalle realtà associative e dalla parrocchie, oltre che da tutti i partiti politici o quel che resta di essi, perchè il problema è soprattutto dei quartieri, specie quelli periferici, laddove anche una lampadina spenta alimenta quel senso di insicurezza diffuso e sentito, che nessuna facile rassicurazione può negare esserci fortemente.
Siamo convinti, fermamente ed incondizionatamente convinti, che le Istituzioni stiano facendo la propria parte, a cominciare dal duro lavoro quotidiano delle Forze dell’Ordine ma è innegabile che si avverta forte un senso di timore, di paura, di timidezza ma crediamo anche di condizionamento nell’esprimere quella reazione necessaria più che mai in questo momento, anche se ciò significherebbe un fortissimo atto di coraggio nel prendere coscienza che qualcosa non stia funzionando come si vorrebbe. Atto di coraggio; forse è proprio questo che sta mancando in questa strana città dove si continua a tentare di costruire realtà mediatiche sempre più sofisticate e velate mentre ciò che accade per le strade diventa sempre più “affare degli altri”. Per fortuna non tutti si comportano in questo modo e ci sentiamo di alimentare proprio la speranza che “i resistenti” continuino a far sentire forte il fiato sul collo, ognuno nei propri ruoli e fino a quando non sarà “abbattuto” dalle armi, proprie ed improprie, che il Potere costruisce ogni giorno con l’utilizzo di compiacenze e alleanze precostituite.
Associazione “Io Ci Sono!”
Area Sicurezza & Legalità
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