Il magnifico rettore
viene a conoscenza dell’iniziativa. questa mattina il
presidente montaruli invitato in ateneo a bari. Tante le novita’
emerse dall’incontro con i responsabili della comunicazione dell’università’.
Si e’ discusso anche
dell’istituto agrario umberto i, dell’azienda agraria papparicotta e del centro
ricerche bonomo.
Su precisa
sollecitazione del Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Bari, informato
della Campagna di Sensibilizzazione dell’Associazione “Io Ci Sono!” di Andria,
il Presidente dell’Associazione di Volontariato andriese, Savino Montaruli, è
stato convocato con una nota del 6 giugno scorso, ad un incontro che si è
svolto questa mattina presso la sede dell’Ateneo barese.
Alle ore 10
precise di oggi mercoledì 13 giugno 2012, il Presidente Montaruli si è
presentato all’appuntamento, atteso a Bari anche da una delegazione di studenti
del G.G.U. – Gruppo Giovani Universitari dell’Associazione.
All’incontro
erano presenti il prof. Paolo PONZIO nella sua qualità di delegato del Rettore
alla Comunicazione e il dott. Mario COLONNA, responsabile della Comunicazione
dell’Università “A. Moro” di Bari.
Un incontro
durato quasi un’ora durante il quale è stata fortissima la sollecitazione del
Presidente Montaruli affinché si affermi anche nella Provincia Bat il ruolo
dell’Università Pubblica, anche mediante una mirata campagna di comunicazione. Anche
relativamente ad “aspetti tecnici” le argomentazioni sono state approfondite e
meritevoli di attenzione al punto che una cosa emerge con chiarezza: “la
vigente normativa non consente l’apertura di sedi universitarie staccate che
abbiano funzionalità pari a quelle centrali” ma solo, eventualmente, sedi di
tutoraggio, di master e attività similari. Già questo elemento rappresenterebbe
un’interessante base di discussione per comprendere fino in fondo finalità e
obiettivi progettuali in corso nella Sesta Provincia Pugliese. L’enorme somma
stanziata dall’Ente Provincia (500mila euro) e dai comuni del Patto
Territoriale Nord Barese-Ofantino (200mila euro) al fine di istituire borse di
studio per iscriversi ad una particolare ed individuata Università, sarà oggetto
di approfondimento anche in sede di riunione della Conferenza dei Rettori delle
Università, della quale dirigente primario è proprio il Magnifico Rettore,
Corrado Petrocelli, che si terrà domani.
Il Presidente
Montaruli non ha certamente trascurato di “approfittare” dell’occasione e
affrontare un altro tema tanto caro alla popolazione andriese e della Bat
perché fortemente legato alla vocazione naturale del territorio cioè
l’agricoltura. A tal proposito, infatti, ha chiesto espressamente che tale vocazione
venga rilanciata e riqualificata mediante un impegno sul territorio proprio da
parte dell’Università di Bari con la destinazione di importati strutture come
quella storica ed imponente che ospita l’Istituto Tecnico Agrario Umberto I
piuttosto che l’Azienda Agraria Papparicotta o, ancor più interessante, la sede
del Centro Ricerche Bonomo, le cui problematiche sono note a tutti, destinando
le medesime a sedi di master specialistici o ad altre forme di attività
formativa dell’Università Pubblica barese, espressamente previste e consentite.
Di fronte a
questa proposta gli interlocutori dell’Università si sono mostrati molto
disponibili al punto che hanno sollecitato il Presidente Montaruli affinché il
Sindaco di Andria si assuma il compito di inoltrare una richiesta di incontro
con il Preside della Facoltà di Agraria dell’Università di Bari per formulare
una proposta operativa concreta ed attuabile da presentare ufficialmente al
Magnifico Rettore e agli Organi Universitari preposti, cosa che pare non sia mai
avvenuta prima d’ora.
Al termine
dell’incontro si è raggiunta l’intesa di mantenere i contatti per monitorare la
situazione e la sua evoluzione.
Cogliamo
l’occasione per invitare gli Organi di Informazione a divulgare la presente
nota soprattutto relativamente all’invito rivolto al Sindaco di Andria,
formalmente inviatogli attraverso la presente nota stampa, affinché si attivino
immediatamente i provvedimenti urgenti del caso, per il raggiungimento di
finalità di pubblico interesse e non di parte o di privilegio.
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