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giovedì 21 giugno 2012

TRINITAPOLI : Consiglio comunale con nervi a fior di pelle. Tante liti, e nessuna proposta per il paese

Un consiglio comunale con toni accesissimi e nervi a fior di pelle da entrambe le parti. Ieri sera si è assistito all'ennesimo consiglio comunale esagerato nei toni e poco chiaro nei contenuti politici, infatti liquidiamo velocemente la cronaca delle sospensioni. In entrambi i casi il denominatore comune è senz'altro la non volontà di entrambe le parti a voler percorrere una strada diversa da quella dello scontro diretto. ed ad oltranza.
Oramai è passato un anno di amministrazione Di Feo. I risultati attesi non sono arrivati e le opposizioni vogliono presentare il conto. La maggioranza da parte sua non ci stà, dice di aver fatto molto e che la sua azione è stata vincolata dagli enormi debiti del passato. Entrambe le parti non possono aver ragione , ma è altrettanto vero che entrambe le parti oggettivamente non hanno del tutto torto. Infatti andando con ordine è difficile vantare grandi successi in questo anno trascorso dall'insediamento, tranne un cartellone estivo ed invernale molto fitto di appuntamenti ricreativi , feste e festicciole non si è visto molto. Possiamo affermare con chiarezza che spostare il mercato è un atto di ordinaria gestione come curare le aiuole del cimitero o quant'altro di simile, nulla è stato fatto per l'agricoltura nulla per le aziende, nulla per creare le condizioni per indurre un qualsiasi imprenditore anche squattrinato ad investire a Trinitapoli. Da un amministrazione che vanta molti imprenditori ci si aspettava di più, infatti in tutti i comuni con vocazione agricola come il nostro si sta procedendo a realizzare o presentare progetti ambiziosi che potrebbero rilanciare le economie locali e tutto questo viene fatto con investimenti ridottissimi da parte dei comuni. Il bilancio in rosso è un problema ma non può essere una scusante, per non fare e proporre nulla, aldilà delle polemiche sulla T.A.R.S.U.( tassa sui rifiuti) l'opposizione ha l'obbligo di presentare uno straccio di controproposta , non è possibile trincerarsi in una guerra di sfiancamento che non porta nulla ai cittadini. Vigilare sull'operato della maggioranza è un compito fondamentale ma ordinario, fare delle controproposte è un operazione che sarebbe ordinaria ma in questo caso straordinaria. Non si chiede ai baldi giovani di maggioranza e di opposizione di inventare soluzioni per tutti, ma almeno di copiare volgarmente altri comuni limitrofi o di altre provincie pugliesi che hanno deciso di investire sul binomio tecnoligia (internet, wi-fi, e-commerce) e agricoltura ( colture biologiche, masserie didattiche ecc.. ecc..).
Le tensioni di ieri sono frutto dei comizi, manifesti, volantini e in qualche caso di offese da entrambe le parti . E' inutile cercare il più colpevale. Entrambi lo sono ! Forse in misura diversa, ma questo è decisamente relativo. Tutti i comizi o manifesti non sono rivolti ad informare i cittadini come anche i consigli comunali ma semplicemente a scontrarsi tra le parti, Domenica si è tenuto il comizio di un ex-sindaco Sannicandro che come fosse ieri, ci parlava degli anni sessanta e di tutta la storia politicha vista e vissuta da lui, ( n.d.r.con i suoi occhi naturalmente) il che non la rende meno attendibile ma sicuramente poco parziale . Infatti in molti si chiedono chi ha contribuito a far cadere molti dei sindaci che vantava l'anziano ex-sindaco di Trinitapoli. Ebbene anche lì è emerso un dato inquietante, la sinistra vive nel passato e la maggioranza con il comizio di domenica ci riporterà a parlare sempre di un passato lontano e non del tutto roseo. Nessun consigliere di maggioranza o di oppisizione giovane è capace di fare un manifesto o un comizio programmatico magari utopistico, ma che parli del futuro ?
Non chiediamo agli assessori di dimettersi (anche perchè non lo farebbero) , ma almeno chiediamo di pensare all'idea di un city manager che svolga le loro  funzioni. Sembrerà una soluzione poco decorosa e sfrontata ma almeno è una proposta. Ai consiglieri di minoranza chiediamo volgarmente di copiare da altre amministrazioni a loro vicini politicamente, ma comunque ad entrambi chiediamo in coscienza, di fare qualcosa. Così almeno assisteremo a delle liti ma almeno sarà per un progetto e non, solo e soltando per l'ordinario o peggio per il passato che non gli appartiene , come non gli apparterrà il futuro.

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