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News dalle Città della BAT

mercoledì 28 novembre 2012

ANDRIA : RIORDINO DELLE PROVINCE, LA CITTA' NON RIESCE A FARE UN REFERENDUM

E’ incredibile, in pochi giorni la piccola cittadina marinara di Bisceglie batte per ben due volte la stupor mundi Andria ed ecco che dopo la vicenda dell’acqua pubblica l’amministrazione comunale di Bisceglie tira fuori dal cilindro la storia del Referendum (informale), invitando i cittadini ad esprimersi sul proprio futuro.


Pronti i quesiti referendari che, curiosamente, sono privi della “terza via”, quella sostenuta dalla Provincia Bat con in testa il proprio battagliero Presidente cioè restare ciò che siamo o addirittura allargare il territorio ad altri comuni mediante la costituzione della “Provincia Federiciana” con capoluogo Andria.
L’assenza della terza opzione la dice lunga perché quella “mancanza” andrebbe interpretata bel oltre un aspetto formale in quanto mancando tale eventuale possibilità viene anche meno quell’auspicato e necessario supporto perché i parlamentari possano proporre la deroga alle rigide norme imposte dal decreto di riordino e alle modifiche in parlamento si è dichiarato disponibile anche il Ministro Griffi. Eppure in un precedente comunicato diffuso a mezzo stampa il 18 novembre scorso si leggeva: “...la massima Assemblea cittadina è chiamata, dunque, a confrontarsi sugli ultimi sviluppi in merito alla questione del nuovo assetto delle province della Puglia, dalla ipotesi della Provincia "Federiciana", all'Area Metropolitana di Bari e alla Provincia di Foggia”.
Evidentemente i nostri parlamentari sperano che tutto salti prima che il provvedimento giunga all’esame del Parlamento dove si rischia una seconda sconfitta dopo quanto accaduto nell’aula di via Capruzzi.
Tornando al Referendum (informale) di Bisceglie, al di la delle sue “finalità politiche”, comunque è un segnale. Quel segnale che ad Andria tarda ancora ad arrivare e che terrà impegnate per non si sa ancora quanti decenni le compagini politiche e le loro truppe per accaparrarsi la paternità del provvedimento di garanzia della partecipazione democratica tanto inviso proprio agli apparenti sostenitori delle altrui libertà ma che continuamente e quotidianamente le sopprimono, le denigrano, le ignorano, le abbattono e le demoliscono.
Coordinamento Associazioni Civiche Andriesi

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