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venerdì 30 novembre 2012

BAT : Riordino Sanità nella sesta provincia

La Regione Puglia programma 207 milioni di euro per la costruzione dell’ospedale “San Cataldo” di Taranto ed 80 milioni di euro per la Valle d’Itra (Monopoli-Fasano), snobbando ancora una volta il nostro territorio. Non siamo più disposti ad accettare certe decisioni scellerate nei confronti della nostra comunità».


E’ un fiume in piena il Presidente della Provincia Francesco Ventola, nel toccare il tema del riordino ospedaliero in Puglia, con particolare riferimento al territorio della Provincia di Barletta - Andria - Trani.

«Il Ministero della Salute, con comunicato n. 234 dell’8 novembre scorso in materia di riorganizzazione dell’assistenza ospedaliera, ha ricalcolato i numeri dei posti letto per Regione che, ai sensi della legge 135 del 2002, individua come obiettivo una media complessiva di 3,7 posti letto per mille abitanti, di cui 0,7 deve essere dedicato a riabilitazione e lungo-degenti ed i restanti 3 per gli acuti - afferma, numeri alla mano, il Presidente Ventola -. Eppure, la nostra Provincia “vanta” attualmente un rapporto posti letto per 1.000 abitanti pari a 1,86 (compreso posti non acuti), vale a dire il più basso dell’intera Regione Puglia! Posti letto, inoltre, ubicati presso plessi ospedalieri strutturalmente e funzionalmente deficitari rispetto alla domanda di assistenza sanitaria ospedaliera del territorio della Asl Bat, con pesanti influenze anche sulla cosiddetta mobilità passiva. Ormai, i vertici regionali si sono fatti una ragione: la Provincia di Barletta - Andria - Trani è, per loro, un territorio di serie B!».

Come si ricorderà, con Delibera di Giunta regionale n. 1110 del 5 giugno scorso la Regione aveva approvato un Piano di Riordino Ospedaliero che penalizzava oltremodo i livelli essenziali di assistenza sul territorio provinciale, imponendo la chiusura di alcuni reparti come preludio alla chiusura dei nosocomi di Canosa di Puglia e Trani, dopo quella già avvenuta degli Ospedali di Minervino Murge e Spinazzola.

«Sebbene la nostra Asl abbia i conti più in regola di quelle delle altre Province pugliesi, e benchè il nostro rapporto posti letto sia il più basso di tutta la Regione, si concentrano risorse a Taranto ed in Valle d’Itria, mandando a monte le aspettative della nostra comunità - tuona ancora Ventola -. Ma con quale criterio vengono adottate queste scelte? Perché non si è voluto destinare una parte di quelle risorse ad un nuovo ospedale di Andria, sulla direttrice Andria-Canosa, come da tempo formalmente condiviso?».

Proprio a tal riguardo, nella giornata di ieri il Consiglio provinciale di Barletta - Andria - Trani ha approvato un ordine del giorno che invita l’Assessore regionale Maria Campese ed i Consiglieri regionali eletti e residenti nel territorio della Bat (Giovanni Alfarano, Filippo Caracciolo, Nicola Marmo, Ruggiero Mennea, Francesco Pastore ed Arcangelo Sannicandro) a presentare un ordine del giorno nel primo Consiglio regionale utile, che impegni la Giunta regionale a destinare le somme necessarie per la realizzazione del nuovo ospedale di Andria, sulla direttrice Andria-Canosa ed a beneficio diretto dei Comuni di Andria, Canosa, Minervino, Spinazzola e dell’interland, utilizzando i fondi della Delibera Cipe. Ordine del giorno fortemente voluto e condiviso dal Presidente della Provincia di Barletta - Andria - Trani, Francesco Ventola. «Ringrazio l’intero Consiglio provinciale per aver votato questo ordine del giorno, attraverso il quale la Provincia assume una posizione chiara ed inequivocabile, invitando la Regione a non continuare a snobbarci - conclude il Presidente Ventola -. Ci auguriamo che le nostre richieste non rimangano ancora inascoltate: con la salute non si scherza e con pelle dei cittadini della Bat c’è chi da tempo intende giocare».

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