Continua da tre giorni sotto il comune di Trinitapoli la
protesta di Saverio Sarcina papà coraggio a cui si sono aggiunti molti altri
lavoratori disoccupati di diversi settori : edilizia, agricoltura e servizi
vari. La protesta era nata per denunciare come un lungo iter giudiziario
definito dalla stesso Sarcina “un calvario” ha portato lo stesso a vivere in
una situazione economica molto difficile. Al sig. Sarcina si sono aggiunti in
questi giorni anche altri cittadini disoccupati, parenti di disabili e anziani
pensionati che rivendicano gli stessi diritti essenziali. A tal proposito è stata
avviata una petizione per chiedere al sindaco di convocare un consiglio
comunale urgente per discutere dei seguenti punti :
-
Azioni urgenti per sostenere ed incentivare la
promozione di forme di associazionismo presenti sul proprio Territorio trinitapolese
che abbiano come oggetto sociale la creazione di lavoro e di nuove forme di
cooperativismo.
-
Potenziamento
di Servizi di Assistenza sociale rivolto agli anziani, ai disabili e ai
disoccupati per aiutare tali soggetti svantaggiati a sopperire ai bisogni di
prima necessità quali : Cibo quotidiano, spese sanitarie straordinarie,
assistenza minima di telesoccorso per gli anziani soli e per disabili e corsi
di formazione per l’inserimento nel mondo del lavoro di soggetti svantaggiati.
-
Nominare
seduta stante, la Commissione consiliare con lo specifico compito di trovare
fondi e soluzioni secondo le indicazioni sopra specificate ed assegna alla
stessa il termine di gg. 30 per la conclusione dei lavori da sottoporsi
all’approvazione del successivo Consiglio Comunale;
-
Nomina
seduta stante del difensore civico come previsto dall’Art 41 dello statuto
comunale.
Il signor Sarcina a
tal proposito dichiara : “ E’ uno scandalo che noi cittadini di Trinitapoli
dobbiamo inscenare una protesta estrema come questa per vederci riconosciuti
dei diritti basilari, che la stessa Costituzione Italiana ci garantisce
ampiamente. Noi non chiediamo semplicemente un lavoro , noi siamo realisti
chiediamo che gli amministratori tutti facciano il loro mestiere. Noi vogliamo
fargli capire in tutti i modi ( che la legge ci consente !), che se non si
riesce a garantire nemmeno i servizi essenziali. Non si può decidere di
spendere soldi per feste,festicciole , associazioni sportive (vedi circolo
tennis), sagre e cipressi vari….Questi amministratori dovrebbero dimettersi
immediatamente. Non è accettabile un atteggiamento tanto distaccato nei
confronti di oltre 200 cittadini che con la propria firma chiedono delle
risposte concrete ed urgenti. Il nostro obbiettivo è quello di continuare fino
al riconoscimento dei nostri diritti che la costituzione stessa ci garantisce.
Le prossime iniziative saranno ancor più eclatanti, infatti se il sindaco non convocherà
un consiglio comunale su questi semplici punti e nessun consigliere di
maggioranza o opposizione vorrà mettere una firma per convocarlo. Noi
procederemo a indire un referendum cittadino come previsto dallo Statuto per
modificarlo e dare la possibilità ai cittadini di scegliere quali argomenti
urgenti il comune debba trattare. Inoltre contestualmente indiremo un altro
referendum che vada ad abrogare lo staff personale del sindaco che nonostante
la nostra situazione di disperazione continua a conservare per se, ben due
collaboratori di cui il sottoscritto non comprende quali siano le funzioni ed
un ufficio stampa del quale si potrebbe fare a meno solo se il sindaco, scendesse
tra di noi e ci dedicasse un po’ di tempo per capire in che condizioni il paese
versa. Vogliamo proseguire la protesta sempre nel rispetto della legge e con
metodi civili quali il sit-in permanente, non risponderemo a nessun tipo di
provocazione o insulto perché siamo determinati a portare la protesta fino in
fondo. Concludo chiedendo a tutti i cittadini nelle nostre stesse condizioni di
unirsi a noi per protestare civilmente e richiedere dei diritti essenziali che
questi amministratori distratti ci stanno negando.”
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