Tanti cittadini andriesi a
"piedi nudi" per scoprire la struttura di Via Rosmini
Resta l'incubo aggressioni: «E' urgente l'intervento
delle istituzioni»
ANDRIA - L'Open Day della Moschea di Andria è
stato un mix di culture per combattere la paura. Cittadini di ogni estrazione
sociale a "piedi nudi" nella struttura di Via Rosmini ad Andria per
scoprire tradizioni religiose, sociali e culinarie dell'islamismo. I
"vicini di casa" della Moschea «una cultura diversa, ma questo
quartiere è sicuramente arricchita dalla loro presenza», il Vice Presidente di
Puglia della Comunità Islamica Italiana, Sharif Lorenzini «dobbiamo aprirci al
territorio per far capire che la convivenza, l'uguaglianza e la pace sono
valori essenziali che cerchiamo di perseguire senza se e senza ma», dalla
comunità di Trani Amina «siamo contro i terroristi e chi vuole far del male ad
altra gente, cercate di capire la nostra cultura, qui ad Andria siamo sempre
stati trattati benissimo», il portavoce della Comunità Islamica andriese, Salah
«ora c'è un problema sicurezza, con aggressioni costanti ed è urgente
l'intervento delle istituzioni».
I nodi della vicenda risiedono tutti in
queste dichiarazioni spontanee e raccolte in diversi momenti del lungo
pomeriggio di sabato scorso in Moschea: si è iniziato alle ore 17 per terminare
alle 22 inoltrate con il susseguirsi di ingressi ed uscite, preghiere e canti,
incensi e thè, sino ad arrivare al couscous tipico, ai saluti ed alle
prospettive. La piccola, ma importante Comunità Islamica andriese, infatti, ha
accolto con soddisfazione l'arrivo di molti andriesi e l'annunciato arrivo del
Sindaco, Nicola Giorgino, ha ulteriormente rinfocolato le speranze di poter
esporre al Primo Cittadino tutte le preoccupazioni di questo momento. Dalla
notizia della possibile "cellula terroristica" ad Andria, infatti,
uomini e ragazzi extracomunitari non trovano più lavoro per le campagne nei tradizionali
raduni di Porta Castello e sono sempre più frequenti le aggressioni
ingiustificate e senza senso in Piazza Catuma. La forte richiesta è stata, per
tutti, quella di poter esporre queste paure al Sindaco, non giunto in Moschea
per impegni dell'ultima ora, e che dovrebbe ricevere una delegazione della
Comunità nei prossimi giorni. E' necessario ristabilire serenità e sicurezza
per evitare che si prosegua in una spirale di violenza e stupida paura. L'Open
Day in Moschea è stata un'occasione di integrazione ed accoglienza, un piccolo
tassello per conoscere e capire.
Ufficio
Stampa
Centro
Culturale “Ennour” di Andria
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