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venerdì 24 maggio 2013

BARLETTA : "BUON COMPLEANNO, ARE'!"

ECCO L'ALTRO COLOSSO DI BARLETTA REALIZZATO DAL CAMPIONE MONDIALE DI PASTICCERIA ANTONIO DALOISO PER IL 522° ANNIVERSARIO DA SIMBOLO DELLA CITTA' PRONTO A SFIDARE IL GUINNESS DEI PRIMATI 
Domenica mattina, in corso Vittorio Emanuele, ci sono stati due Eraclio: l’originale di bronzo, alto quasi sei metri, ed il suo gemello di zucchero alto poco meno di quattro metri… Miracolo della grande arte di pasticceria del giovane ma già campione mondiale Antonio Daloiso, protagonista (con la sua allegra brigata di aspiranti pasticcieri) dell’omaggio dolce e goloso al Colosso di Barletta, il più alto e più grande dei Barlettani, nel giorno del suo 522° compleanno ricordato dal Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia e dal Centro studi Barletta in rosa per la Settimana del Patrimonio culturale in Puglia imperiale con vari momenti di intrattenimento (disegno estemporaneo dei bambini delle elementari per una successiva mostra, le canzoni popolari di Gino Pastore, le poesie e filastrocche dei ragazzi di scuola media).

La tradizione vuole che qualche mese prima che Colombo scoprisse l’America, furono i Barlettani, a proprie spese di bilancio comunale, a scoprire come simbolo della Città, in quel 19 maggio 1491, la statua di Eraclio a cui erano state appena rifatte le gambe e le braccia, issandolo sul basamento allora addossata direttamente alla parte della Basilica del Sepolcro.

Venti giorni di lavorazione del tutto artigianale ma sempre molto, molto artistica e fedele all’originale, con la riproduzione in scala del Colosso studiata al computer, un’armatura di metallo, la scultura in gesso e polistirolo, lo strato esterno di zucchero, infine il tocco di colore: una “creazione”-capolavoro degna di essere ben rappresentativa del monumento unico al mondo costituito appunto da Eraclio, bronzo di provenienza bizantina che la tradizione vuole portato sul lido di Barletta a bordo di una nave veneziana proveniente dal sacco di Costantinopoli dopo la IV crociata del 1204.

La statua di zucchero è giunta invece in corso Vittorio Emanuele accolta dal fragoroso applauso delle centinaia di convenuti, fra barlettani e turisti curiosi dell’evento. Febbrili ma precise le fasi dell’installazione, con la riproduzione in zucchero del Colosso che ha sovrastato il basamento a più ripiani anch’esso in zucchero: minuti di suspence durante questa fase di montaggio, e poi la “ola” per il fissaggio della croce nel pugno alzato di Eraclio. Sulle note di “Tanti auguri a Te” e sulla promessa di iscrivere la statua nelle candidature per il Guinnes dei primati mondiali…

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