Ci siamo, dopo tanti anni di semplificazioni , strombazzamenti
e (scusate il termine) sciaccquamenti di bocca a parlare di debiti, mutui e
altre corbellerie si è arrivati al traguardo tanto temuto, dalle tante “Cassandra”,
che in questi anni hanno provato con forza (pagando un prezzo politico
personale altissimo !) ad avvertire gli amministratori di turno del rischio che
incombeva sulla testa di tutta la cittadinanza.
Partiamo dalle parole della Corte dei Conti la quale afferma
: “ Al fine di porre rimedio alla
situazione di squilibrio la Sezione richiede, ai sensi dell’art. 6 comma 2, del
D.Lg 149/2011 e della’Art. 148 bis, comma 3, TUEL, l’adozione di un piano di
rientro della situazione debitoria nei termini specificatamente indicati in
parte motiva, da comunicare a questa sezione entro 60 giorni dalla ricezione
della presente deliberazione n 90/PRSP/2013.” Con avviso espresso che, in caso
di inadempimento o di valutazione negativa del Piano di Rientro si procederà ad
avviare la procedura di dissesto.
Oggi una Domenica di Maggio nel giorno della festa della
Mamma siamo qui a dirvi con orgoglio che “Avevamo ed Avevano ragione” tutti
quelli come noi; offesi, isolati, sconosciuti dai “Falsi Amici”, attaccati sul
piano personale e professionale. Quando con la coscienza pulita denunciavano che
in quella maniera non si poteva andare avanti !
Oggi vogliamo parlare dei consiglieri Lamacchia, Elia, Izzillo
che uscirono dalla maggioranza e, furono cacciati dal partito. Proprio perché erano in disaccordo con la gestione
dell’ex sindaco Di Gennaro. Oggi la Corte dei Conti gli dà ragione quando dice
: “ Costituisce violazione di norme finalizzate a garantire la regolarità della
gestione finanziaria:
-
Il superamento del limite dell’anticipazione di
tesoreria previsto dall’art. 222 TUEL al termine dell’esercizio 2012;
-
l’errata
imputazione di poste di spese tra i servizi di conto terzi;
-
Il superamento – per l’esercizio finanziario
2009 – del limite per la spesa di personale .”
Oggi vogliamo parlare del nostro piccolo giornale locale BAT
Comunica :
- Avevamo ragione quando organizzavamo proteste pubbliche
contro il premio Cavalieri di Malta e feste e festicciole negli ultimi
due anni.
- Avevamo ragione sullo Staff del sindaco quando dicevamo
che era superfluo e non c’è lo potevamo permettere, anzi la corte dei conte
dice : “Viene posto divieto di procedere ad assunzioni di personale a qualsiasi
titolo e con qualsivoglia tipologia contrattuale”, e questo lo diceva dal 2009
fino al mese scorso.
Aveva ragione l’ex sindaco Barisciano quando diceva che l’eventuale
fallimento del comune non sarebbe stato causato dai suoi mutui contratti per
investimenti e con regolare copertura ma esclusivamente per una cattiva
gestione della cassa corrente. Infatti è questa la causa principe scatenante
del dissesto. La Corte dei Conti senza giri di parole ci dice che falliremo non
per i debiti dei mutui , ma falliremo perché dal 2007 ad oggi abbiamo speso
soldi tramite cassa corrente, senza preoccuparci di incassare o di verificare
se realmente i nostri crediti fossero esigibili.
Tutto qui solo ed esclusivamente una gestione sbagliata dell'ordinario che ha ignorato tutti gli avvisi precedenti della Corte dei Conti !
Niente Sannicandrismo, niente demagogia e populismo del BAT
Comunica, niente invidia perché si è perso le elezioni o perché non si comanda.
Solo ed esclusivamente responsabilità politiche circostanziate ad un periodo di tempo
preciso, con motivazioni amministrative chiare e inequivocabili.
Da oggi cercheremo di spiegarvi in maniera dettagliata e
documentata che cosa ci aspetta e chi sono i colpevoli, in maniera univoca. Nessuno potrà esimersi e dire io non c’entro, io ho trovato i debiti
, io non ne so nulla. Pubblicheremo fatti con tanto di dichiarazioni pubbliche
rese nei vari consigli comunali sui giornali e quantaltro.
Adesso partiamo da voi cittadini di Trinitapoli vogliamo
anticiparvi che cosa vi aspetta con la dichiarazione di dissesto , oppure con
la stesura di un Piano di rientro.
Comunque vadano le cose, per la cittadinanza di un comune
dissestato, si prospettano tempi tutt’altro che sereni.
La dichiarazione di dissesto finanziario rappresenterebbe
senza dubbio un fallimento, ma a pagarne il prezzo sarebbe ancora una volta la
cittadinanza.
La manovra tariffaria relativa ai comuni dissestati non
può limitarsi all’applicazione delle tariffe massime di legge, gli
enti sono tenuti a trasmettere all’Ufficio Risanamento Enti Dissestati presso
il Ministero dell’Interno, tutti i provvedimenti adottati al fine di accelerare
i tempi per le riscossioni e per l’eliminazione dell’evasione.
LuKe Django
LuKe Django
Continua…………………..
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