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News dalle Città della BAT

giovedì 11 settembre 2014

ANDRIA : Troppi casi di tumori e tante morti per cancro.

Forse dovremmo occuparcene di più, riguarda le nostre vite e quelle dei nostri cari.

Troppi casi di tumori e tanti morti per cancro. Forse siamo condizionati dal fatto di aver perso in pochissimi giorni di distanza l’una dall’altra due persone straordinarie, giovani concittadini che hanno visto interrompersi un percorso di vita le cui aspettative erano elevatissime ma per le giovani anime distrutte dalla tremenda malattia le porte del futuro terreno si sono chiuse improvvisamente ed irrimediabilmente.
Proprio mentre in questo territorio, ad Andria ma anche nell’intero territorio di riferimento, si continuano a contare i casi di tumori e di cancro presenti ormai in ogni famiglia, le notizie continuano a parlarci di un territorio che dal punto di vista ambientale risulta essere fortemente contaminato se è vero come è vero che la recentissima notizia fornita direttamente da parte dal capogruppo alla Regione di Puglia di un importante partito riferisce che la discarica a noi vicina, a Trani, messa sotto accusa, avrebbe continuato ad inquinare la falda e che ciò quindi sarebbe di fatto avvenuto anche in periodi precedenti così come, periodicamente ma sempre in modo forse sottodimensionato, si ripropone l’inquinamento prodotto dal canale Ciappetta-Camaggio lungo l’intero suo percorso che attraversa i campi ove si producono ortaggi, verdure ed altre produzioni agricole locali. I depuratori, ripetutamente, manifestano problemi relativi alla loro efficienza e funzionalità così come anche i dati sulla qualità dell’aria sono saltuari e non sempre verificati con i metodi di protocollo senza parlare dell’enorme e diffusa contaminazione derivante da una situazione relativa ai rifiuti solidi urbani i quali vengono in grandi quantità abbandonati in modo improprio e i cumuli esistenti nelle nostre campagne e lungo le strade urbane ed extraurbane ne sono la più lampante dimostrazione.
Tralasciamo altre forme di inquinamento che potrebbero avere la loro ripercussione sulla salute umana, come quello elettromagnetico o quello comunque esistente derivante dalla combustione impropria di materiali tossici come il polistirolo molto usato in agricoltura, nella floricoltura, nella produzione e distribuzione di piantine e nell’alimentazione per la conservazione e distribuzione di pesce, di prodotti caseari e molto usato anche nel settore macellerie ed alimentari, quindi concentriamoci sull’elemento che sicuramente ormai rappresenta inconfutabile rispetto al delicato argomento in trattazione quindi all’insorgenza di tumori cioè l’alimentazione a scopi umani e questo è un dato scientifico. Allora chiediamoci: che prodotti mangiamo? Qual è la loro provenienza? Come vengono irrorati, conservati, contaminati, arricchiti di conservanti, coloranti ed altri agenti sofisticati? Come vengono controllati? Se solo cercassimo, insieme, una risposta a queste domande siamo certi che avremmo fatto un’azione preventiva importante ma chi controlla? Con quali strumenti? Con quale certezza di intervento anche su prodotti provenienti da altre parti e zone d’Italia e del mondo? I nostri fondi agricoli quali segreti nascondono? Quali sostanze hanno impropriamente ricevuto nel corso dei decenni?
Lasciamo altre domande ed approfondimenti a chi conosce molto meglio di noi l’argomento, anche dal punto di vista scientifico, ma ci sia concessa almeno la facoltà di tenere alta l’attenzione su un argomento drammatico come questo, per non perdere la speranza.
Intanto i dati diffusi da EcoWay, società che aiuta le aziende a ridurre le emissioni tramite l’utilizzo di tecnologie ecosostenibili, dimostrano che la Puglia è la Regione che conserva il record di emissioni di CO2 pari al 19,5% del totale nazionale.
Anche noi viviamo in Puglia, o no?

                                                                                            Associazione “Io Ci Sono!”

                                                                                                                   ANDRIA

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