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martedì 11 novembre 2014

BARLETTA : PRESENTATO IL PROGETTO PARTERCIPATO PER L’ECOCENTRO

Dopo un lungo, franco ma proficuo percorso di confronto con i residenti della zona individuata a suo tempo con delibera del Consiglio comunale per ospitare il Centro Comunale di Raccolta di Barletta, è stato presentato ieri ai cittadini del quartiere, nella chiesa di San Giovanni Apostolo, dal Sindaco con la partecipazione degli assessori, della Presidente del Consiglio comunale, dei componenti della Commissione Ambiente e dei funzionari del Comune e della struttura d’ambito di competenza il progetto riformulato tenendo conto sia delle criticità sia delle proposte emerse dal momento in cui l’Amministrazione ha recuperato il processo di partecipazione. Sono state prospettate  soluzioni d’insieme tecnologicamente innovative, con servizi finalizzati al quartiere, in particolare, per una forte azione didattica sui temi della riduzione, riuso e riciclo dei rifiuti urbani anche attraverso specifiche convenzioni con le scuole dell'area, sulla base dell’ampio confronto che così trova positivo  compimento. Il deposito temporaneo di alcune frazioni scelte tra le meno impattanti non avverrà più con cassoni scaricabili: si è optato per l'installazione di contenitori interrati a comando pneumatico abbinati ad un sistema di controllo e pesatura. Il tutto in abbinamento ad una adeguata area di parcheggio ed a considerevoli aree verdi attrezzate per il gioco differenziate tra le varie fasce di età. Nell'ampia area verde che circonda il Centro di raccolta è prevista l'installazione della così detta “Casa dell'acqua”, un concreto esempio di sostenibilità, grazie al quale sostenere il cambiamento delle abitudini dei cittadini che in questo modo potranno risparmiare e tutelare l'ambiente grazie alla diminuzione della produzione e della circolazione di plastica e, quindi, delle emissioni di CO2 in atmosfera. Basti ricordare che ogni singola Casa eroga all’incirca 2.500 litri ogni giorno, equivalenti a circa 1.700 bottiglie in plastica da un litro e mezzo. In un anno, quindi, prelevando l’acqua presso questi punti si risparmierà l’uso di circa 620 mila bottiglie, che in termini di mezzi pesanti circolanti per il trasporto delle confezioni d’acqua significa 65 tir in meno su strade e autostrade.
Altra significativa presenza è l'Orto Urbano - sintesi perfetta del ciclo naturale dei rifiuti organici - che si propone sia gestito da associazioni del quartiere. Attraverso l'uso delle compostiere domestiche si potrà toccare con mano come a partire da una buona selezione a monte del rifiuto organico si possa giungere alla produzione di ottimo compost per orti e giardini rinunciando, nel contempo, all'uso di concimi chimici che tanto hanno condizionato negli ultimi decenni la nostra agricoltura Considerato che il Centro Comunale di Raccolta è un’area recintata e custodita, questa sarà aperta agli utenti in giorni ed orari prestabiliti, usualmente dal lunedì al sabato dalle ore 8.00 alle ore 14.00 e dalle ore 16.00 alle ore 19.00. In tali orari sarà garantita la presenza di almeno un operatore addetto alla custodia, pulizia, manutenzione, controllo dei materiali, collaborazione ed aiuto agli utenti. I materiali - esclusivamente rifiuti riciclabili - dovranno essere opportunamente separati e conferiti nelle apposite bocche di comunicazione con i contenitori di raccolta interrati. Tutti i conferimenti dovranno essere sempre controllati dall’operatore addetto alla custodia, che verificherà la corretta suddivisione ed immissione nei relativi contenitori di raccolta.
Saranno autorizzati all’accesso e al conferimento nel Centro di raccolta solo i cittadini residenti a Barletta.
L'ecocentro è stato progettato allo scopo di fornire un supporto al nuovo sistema di raccolta del "porta a porta" e alle campagne di educazione e di sensibilizzazione degli utenti nei confronti della raccolta differenziata. Il Centro si aggiunge a quello già gestito dalla Barsa nella sua sede e il Comune ha già avviato le procedure per il finanziamento di due nuove strutture in altre aree della città.
Insomma, si inverte la tendenza: la 167 avrà più verde pubblico, più innovazione, più servizi partecipati, più regole e più controlli su un servizio per il quartiere che pone questa parte della città in stretto rapporto con la collettività. La città, così, non sarà costretta a subire il costo del mancato rispetto agli impegni assunti a suo tempo, ma potrà contare su un vero e proprio investimento sociale grazie a una  scelta partecipata in grado di resistere a ogni contenzioso e a ogni particolarismo.

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