Intervento
del segretario generale della Cgil Bat, Luigi Antonucci, sull’aggressione
subita dal sindaco di Canosa di Puglia, Ernesto La Salvia.
“Ancora
una volta ci troviamo a commentare episodi spiacevoli che vedono coinvolti
amministratori del nostro territorio. Ancora una volta si tratta di fatti
intollerabili e che non possono lasciarci indifferenti”. Commenta così il
segretario generale della Cgil di Barletta – Andria – Trani, Luigi Antonucci,
l’aggressione subita dal medico-sindaco di Canosa di Puglia, Ernesto La Salvia , avvenuta mentre era
al lavoro durante un turno di notte al Pronto soccorso del nosocomio cittadino.
“Sembra
ormai che la violenza, da quella verbale a quella fisica, stia prendendo il
sopravvento, praticamente in tutti gli ambiti della vita. Indipendentemente dal
lavoro svolto o dalla carica ricoperta, che si tratti di sindaci, operatori
della sanità o anche rappresentanti delle organizzazioni sindacali poco
importa, ormai basta essere in prima linea e avere a che fare con il disagio sociale
e la sofferenza umana per diventare subito facili obiettivi di chi ha bisogno,
per fortuna si tratta di casi isolati, di trovare una valvola di sfogo ai
propri problemi”.
“Questo
episodio, inoltre, – prosegue Antonucci – accende il faro anche su un’altra
questione e cioè quella della sicurezza degli operatori dei Pronto soccorsi
troppo spesso, ormai, esposti a rischi e troppe volte vittime di aggressioni. L’altra
notte è accaduto al medico-sindaco La
Salvia ma chissà quante altre volte fatti analoghi sono
capitati in altri presidi ma non hanno fatto notizia perché successi a sanitari
che non erano primi cittadini di nessuna città ma ugualmente impegnati a
garantire cure adeguate ai pazienti. È necessario davvero intensificare i
controlli negli ospedali e restituire a tutti la serenità per poter lavorare
proficuamente al servizio degli altri, così come facciamo ogni giorno.
“Al
sindaco La Salvia ,
ed a tutti gli operatori coinvolti in questa brutta vicenda, la vicinanza e la
solidarietà di tutta la Cgil
provinciale e della Camera del lavoro di Canosa di Puglia”.
Michela Alicino
Ufficio Stampa Cgil Bat
Mennea: “Clima di tensione alto che ferisce tutti e non risparmia nessuno” | ||||||||
Il consigliere regionale Ruggiero Mennea esprime solidarietà per il sindaco di Canosa di Puglia Ernesto La Salvia, vittima di un’aggressione avvenuta la scorsa notte all’ospedale di Canosa. “E’ insopportabile questo clima latente di tensione e di violenza a cui assistiamo inermi nel nostro territorio: non posso che dedicare tutta la mia massima solidarietà a Ernesto La Salvia, medico e sindaco di Canosa di Puglia, ingiustificatamente aggredito mentre lavorava a servizio della cittadinanza”. Così il consigliere regionale Ruggiero Mennea commenta con amarezza quanto accaduto all’ospedale “Caduti in Guerra” di Canosa di Puglia: durante il suo turno di notte, il sindaco e medico La Salvia è stato aggredito prima verbalmente e poi fisicamente da un uomo di Cerignola già noto alle forze dell’ordine, che lo ha colpito con calci e pugni e procurandogli lesioni ed escoriazioni. “Sembra che la politica non sia più al sicuro - scrive Mennea – e non si può più tollerare che uomini politici di ogni livello possano tranquillamente essere assaliti dalla violenza di chiunque. Il sentimento che oggi ci accompagna alla notizia di quanto accaduto a La Salvia è dei più cupi e senza dubbio ci mette di fronte all’evidenza di un disagio sociale che non viene curato e spesso sfocia in atti che vanno oltre l’umano, rasentando i peggiori istinti animali. Nel nostro territorio si sta consumando una violenza senza precedenti: dopo l’agguato indirizzato al capogruppo barlettano Ventura, dopo i pugni che hanno colpito il presidente e sindaco di Bisceglie Francesco Spina, dopo la protesta che ha costretto il sindaco di Molfetta Paola Natalicchio a rimanere barricata nei suoi uffici, quella di oggi è un’ulteriore dimostrazione della debolezza di cui soffre la nostra politica, capro espiatorio di un peccato originale che crea malumori sotterranei, che esplode in questa serie di atti violenti”. “Bisogna rimodulare completamente il rapporto che lega la politica al territorio - con-clude il consigliere – e attivarci tutti per riprenderci la libertà e la sicurezza di cui si ha bisogno per lavorare tra la gente, senza timori, a servizio della collettività, rimuovendo l’odio e la rabbia che spinge a questi gesti”.
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