IL CONSIGLIO COMUNALE APPROVA LE TARIFFE 2015 (RIDOTTE DOPO LE VIBRANTI
PROTESTE DELLO SCORSO ANNO) MA CHIEDE I PAGAMENTI CALCOLANDOLI SU QUELLE (PIU’
ONEROSE) DEL 2014.
Gli aumenti
introdotti nella città di Andria lo scorso anno, dopo l’introduzione della
TA.RI. (Tassa Rifiuti), che ha stravolto completamente le tariffe con aumenti
spropositati che per alcune categorie sono quadruplicate, quintuplicate fino ad
arrivare ad aumenti di dieci volte rispetto a quelle precedentemente in vigore
con la Tarsu e Tarsug (giornaliera per gli ambulanti), scioccarono
letteralmente i commercianti e gli artigiani che si videro giungere avvisi di
pagamento, molti dei quali ancora inevasi, che sfioravano il costo di un
affitto di locale per quanto erano elevati.
Numerosi i segali
di malcontento e vibranti le proteste, soprattutto da parte di alcuni Settori
particolarmente colpiti come le pescherie, i fiorai, bar, pasticcerie,
pizzerie, ortofrutta, birrerie, caffetterie, ambulanti alimentari e
somministrazione ed altri comparti che, guarda caso, sono quelle categorie che,
tradizionalmente, rappresentano il più alto valore aggiunto di questo
territorio, dall’enogastronomia fino all’arte dei fioristi e dei prodotti
freschi.
Ancora una volta
Unimpresa Bat prese in mano la situazione ed ecco che, tenendo conto di quelle
vibranti proteste e probabilmente resosi conto del disastro combinato l’anno
precedente, anche se molti di quei camaleonti non siedono più sui banchi, il
Consiglio Comunale di Andria ha deliberato ed approvato, con Deliberazione n 34 del 31 agosto 2015, le tariffe TARI 2015
prevedendo una seppur timida ma apprezzabile riduzione, anche se le nostre
richieste erano di ben altra natura in ordine agli sgravi che non sono stati
applicati, che però in alcun modo contribuisce ad alleviare la batosta dello
scorso anno, assolutamente spropositata ed inaccettabile.
La beffa, però, è
che mentre il Consiglio Comunale di Andria approva le Tariffe 2015 ed alimenta
un minimo di aspettativa di riduzione della tassa invia gli avvisi di scadenza
di pagamenti della Tassa Rifiuti 2015 ignorando completamente quelle tariffe
quindi disapplicandole e calcolando le tre rate di acconto in percentuale sulle
onerose tariffe del 2014, quelle mostruose, cioè stabilendo di procedere alla
riscossione delle rate di acconto TARI per l'anno 2015, calcolato sul 90%
della TARES dovuta per l'anno 2014 con prima rata (30%): scadenza
pagamento 15/09/2015; seconda rata (30%): scadenza pagamento 15/10/2015; terza
rata (30%): scadenza pagamento 15/11/2015, aggiungendo che ad approvazione
delle tariffe (che dovrebbero essere quelle già approvate con la suddetta
Deliberazione di C.C. ma non applicate) e del Regolamento per l'applicazione
della TARI, verrà inviato un nuovo avviso di scadenza contenente l'importo
a saldo e conguaglio determinato sulla base dell'importo annuo dovuto e
dal quale saranno scomputati i pagamenti delle rate versate in acconto, da
pagarsi in un'unica soluzione entro il 15/03/2016.
E’ ovvio che non
avendo visto un solo euro di riduzione, almeno sinora, e comunque avendo
ricevuto gli avvisi di scadenza con importi stratosferici gli esercenti
giustamente si chiedono: cosa accadrà quando ci sarà il calcolo della rata
finale? In che modo inciderà su di essa tutto lo stravolgimento rispetto al
conferimento dei rifiuti in altre discariche? Perché non applicare il principio
legislativo della certezza della tassazione applicando immediatamente le
tariffe deliberate il 31 agosto con quella seppur minima ed insignificante
riduzione, rispetto agli aumenti subiti lo scorso anno?
Questi e tutti gli
altri numerosi dubbi già sollevati al competente Ufficio Tributi saranno
oggetto di discussione nel corso dell’incontro che ci sarà presso il Settore
Finanziario già richiesto da Unimpresa Bat.
Area
Amministrativa
UNIMPRESA BAT
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