La carta d'identità dice 31 gennaio 1978, ma nonostante la giovane età, Antonio Landi fa già parlare di sé per i risultati ottenuti come allenatore. Lo scorso anno ha conquistato la promozione in Seconda categoria con il Victrix Trinitapoli, attirando le attenzioni di molte società di categorie superiori. Alla fine, ha scelto Ascoli Satriano, compagine retrocessa dall'Eccellenza alla Promozione lo scorso anno, che ha una gran voglia di tornare a far bene. Noi di I am Calcio Foggia abbiamo intervistato il neotecnico gialloblu.
Salve mister. Dopo la Terza vinta a Trinitapoli, parte questa nuova avventura in Promozione con l'Ascoli Satriano. Aveva già preventivato di lasciare la vecchia società oppure è accaduto tutto dopo la chiamata del presidente Roccia?
Avevo già deciso di andarmene molto prima, perché dovevo seguire il mio percorso di crescita tecnica, e anche perché in quella società non vedo un futuro roseo, in quanto è composta da gente incompetente e presuntuosa.
La rosa che ha a disposizione oggi, sarà quella definitiva? Quali nuovi rinforzi sono arrivati e quanti, nel caso, arriveranno?
La rosa è al completo. Sono arrivati giocatori importanti come Caggianelli, Albanese, La Matrice, Cilli, Compierchio, Cuocci ed altri. Per il momento siamo a posto così.
Ha già un modulo ben preciso che adotterà durante il campionato, oppure cambierà spesso modo di giocare?
Ho già un modulo ben preciso da attuare, ma ciò non toglie il fatto che in base ai giocatori disponibili o alla squadra che andremo ad affrontare, si potrà cambiare.
Domenica l'esordio in casa: il popolo come risponde? C'è entusiasmo nonostante la retrocessione dello scorso anno?
L'entusiasmo c'è sempre. Ascoli è da anni nell'élite del calcio dilettantistico pugliese, e non è la retrocessione di categoria a far svanire tutto.
Lei ha svariata esperienza in campionati di C e D. L'età non è ancora proibitiva: ci ha fatto un pensierino a tornare in campo per guidare i ragazzi non solo dalla panchina?
Sono dell'avviso che non puoi fare entrambe le cose, le faresti male. Ho deciso di smettere tre anni fa per occuparmi del lavoro. Dovevo metter su famiglia e nel calcio le risorse sono sempre meno. Ho subito iniziato nel settore giovanile della società storica del Trinitapoli (non la Victrix, ndr), fino ad arrivare a conquistare la promozione in Seconda lo scorso anno e a questa grande occasione quest'anno. Speriamo possa portarmi nuove soddisfazioni.
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