“Con
le opere di Nino Longobardi esposte a Castel del Monte e a Palazzo
Sinesi, la morte torna in vita attraverso una rappresentazione che
sdrammatizza il referto definitivo della scomparsa e ipotizza invece
un suo riscatto mediante la sorpresa d’innesti sorprendenti e
carichi d’ironia”, Achille
Bonito Oliva
La
scultura di Nino Longobardi dialoga con i misteriosi spazi di Castel
del Monte e si estende nel Museo Archeologico di Palazzo Sinesi a
Canosa di Puglia nella mostra dal titolo “Apparenze”, curata da
Achille Bonito Oliva e voluta dal Polo Museale della Puglia in
collaborazione con Nova Apulia.
La
mostra di Longobardi, coordinata da Dafna Napoli, si sviluppa in
percorso di oltre venti opere distribuite tra esterni ed interni nei
due livelli del castello fatto erigere dall’imperatore Federico II
di Svevia nel XIII secolo.
Temi
come la metamorfosi e il superamento dei limiti spaziali
caratterizzano tutta la ricerca di Nino Longobardi che, attraverso la
scultura, riesce ad attivare ribaltamenti di senso della materia e
delle convenzioni di pensiero.
Scheletri,
ossa, arti sospesi, creano un cortocircuito nell’innesto di
materiali diversi e inaspettati come bicchieri, imbuti, strumenti
musicali. Sequenze di teschi formano un coro, una testa adagiata su
un piano evoca un poeta, una grande scultura collocata all’aperto
presenta un Cristo deposto dalla croce e adagiato sul pavimento,
sotto il cielo ottagonale del castello.
Diversi
i lavori site specific,
come il calco di un corpo umano che rimanda al monaco pisano
Fibonacci ed ai suoi studi sui numeri e le sequenze matematiche.
E’ un
omaggio a Federico II l’opera “Gute Schlafen Federico”, dove
idealmente l’imperatore riposa su un letto posato su
stratificazioni di oggetti, proprio nel castello da lui più amato.
La
mostra si estende a Palazzo Sinesi di Canosa di Puglia, dove
Longobardi ancora una volta si confronta con la storia, presentando
lavori pittorici inseriti nella preziosa collezione archeologica.
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