Un intergruppo del Consiglio regionale della Puglia dedicato alla tutela dei diritti dei pazienti onco-ematologici. E’ stato presentato questa mattina in una conferenza stampa a cui hanno partecipato il presidente del Consiglio regionale Mario Loizzo, Giuseppe Romano (presidente della Commissione Sanità), Luigi Manca (oncologo e consigliere di Direzione Italia), Luigi D’Ambrosio Lettieri (senatore, rappresentante dell’Integruppo parlamentare “Insieme per un impegno contro il cancro”), Anna Maria Mancuso (senatore, presidente di Salute Donna onlus) Giancarlo Ruscitti (direttore del Dipartimento regionale promozione della salute e del benessere), Vito Troiano (responsabile del Dipartimento Donna, Ginecologia Oncologica della Mater dei), Vito Lorusso (direttore U.O.C. Oncologia medica IRCCS Oncologico Bari) e Anna Maria Leone (sezione barese dell’Alleanza contro il tumore ovarico).
L’intergruppo pugliese, al quale potranno aderire consiglieri di tutti i partiti, ha come obiettivo quello di favorire un dialogo trasparente fra tutti i portatori di interesse dell’universo onco-ematologico e fornire un indirizzo politico alla Giunta rivolto a migliorare i processi di presa in carico e cura dei pazienti. L’Intergruppo andrà ad affiancarsi a quello parlamentare (del quale fanno parte 80 tra deputati e senatori) e a quello della Lombardia già costituito nel 2016.
Anche questo nuovo Intergruppo consiliare è stato promosso da Salute Donna onlus, un’associazione di pazienti oncologici che da 3 anni, insieme ad altre 14 associazioni di pazienti e a una commissione tecnico-scientifica, porta avanti il progetto “La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere”, che ha come obiettivo primario di contribuire al miglioramento dell’assistenza e della cura dei pazienti oncologici, caratterizzate da ritardi e gravi disparità a livello regionale.
Peraltro con oltre 162.000 persone vive dopo una diagnosi di cancro e un’incidenza di circa 22.000 nuovi casi l’anno, la Puglia è una Regione che, storicamente, vive sulla propria pelle l’impatto di questa patologia.
Il presidente Loizzo ha espresso il suo compiacimento per l’iniziativa, sottolineando come la scelta di fondo, nell’ambito del Piano Oncologico recentemente approvato dalla Giunta regionale, di puntare sulle reti è pervasiva delle eccellenze che sono presenti sul territorio, promuovendo le competenze. L’obiettivo è anche quello di ridurre la mobilità passiva. Loizzo ha richiamato anche l’aspetto della prevenzione si cui si sta lavorando con riferimento in particolare agli studi in corso sull’inquinamento ambientale, auspicando che il costituendo intergruppo si faccia promotore anche di iniziative culturali finalizzate all’adozione di corretti stili di vita.
Anche il presidente della III commissione consiliare Pino Romano ha richiamato la valenza della prevenzione. “Dopo la recente approvazione all’unanimità della legge regionale 107 – ha detto – che ha ridisegnato l’intero percorso della presa in carico istituzionale del paziente, sono due i temi su cui si sta lavorando: quello della cura e quello della ‘non malattia’”. A quest’ultimo proposito ha citato l’esempio della nutrigenomica e di come sia stato dimostrato che la nutrizione adeguata nei primi mesi di vita possa evitare il manifestarsi negli anni successivi di patologie oncologiche. L’attività dell’Intergruppo – ha aggiunto – si misurerà sull’informazione finalizzata alla prevenzione e alle promozione degli stili di vita”.
Luigi Manca ha evidenziato la necessità che la Regione Puglia si attivi seriamente per ridurre i “viaggi della speranza” e per istituire rapidamente le “breast unit”, cominciando dalla senologia dove vi sono tutti i presupposti per passare successivamente alle altre specialità. Manca ha ricordato anche la mozione presentata sei mesi fa in ordine ai test genetici ancora senza riscontro. Oggi per ottenere questo esame occorrono sette mesi. La Regione deve dare risposte.
Secondo D’Ambrosio Lettieri il costituendo Intergruppo pugliese deve spingere perchè i caratteri di universalità, equità e solidarietà che contraddistinguono il Servizio sanitario vengano sempre garantiti in coerenza con i LEA, anche nelle Regioni (come la Puglia) che hanno vissuto le restrizioni dei Piani di rientro.
“Un grande passo in avanti in cui i tecnici dialogano con la Istituzioni”. Così ha definito l’iniziativa odierna Vito Troiano che, tra l’altro, ha auspicato l’allargamento della vaccinazione HPV anche ai ragazzi.
Vito Lorusso ha sollecitato, nell’ambito del Piano Oncologico regionale, l’attivazione del CORO (Centro Oncologico regionale) cui i pugliesi alle prese con una prima diagnosi di cancro potranno rivolgersi per avere indicazioni chiare e mirate, evitando di precipitarsi subito fuori regione o all’estero. Il direttore dell’ Oncologia medica dell’Oncologico di Bari ha lamentato la carenza di oncologi e infermieri, a fronte di un numero di prestazioni che negli ultimi anni è sensibilmente lievitato.
“La politica deve comprendere le difficoltà”. Così il direttore Ruscitti con riferimento alle penalizzazioni introdotte dal Piano di rientro. “Siamo nella fase costruens – ha aggiunto – , in particolare con riferimento alle reti cliniche rispetto alle quali la Puglia è fortemente disabituata. Ruscitti ha fatto riferimento anche al fascicolo sanitario introdotto nella sanità pugliese (4° in Italia) con il nuovo Portale della salute e agli studi sulla prevenzione che riguardano le aree di Taranto e Brindisi (per i quali si usufruisce di un finanziamento ministeriale di 8 milioni) per capire il danno ambientale. “Siamo stati falcidiati dal riordino ospedaliero e non abbiamo aiuti dal MEF, ma i risparmi realizzati fino ad ora li stiamo reinvestendo, fermo rimanendo che la popolazione anziana è in aumento: se non cambieranno i parametri ci troveremo in difficoltà”.
Anche questo nuovo Intergruppo consiliare è stato promosso da Salute Donna onlus, un’associazione di pazienti oncologici che da 3 anni, insieme ad altre 14 associazioni di pazienti e a una commissione tecnico-scientifica, porta avanti il progetto “La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere”, che ha come obiettivo primario di contribuire al miglioramento dell’assistenza e della cura dei pazienti oncologici, caratterizzate da ritardi e gravi disparità a livello regionale.
Peraltro con oltre 162.000 persone vive dopo una diagnosi di cancro e un’incidenza di circa 22.000 nuovi casi l’anno, la Puglia è una Regione che, storicamente, vive sulla propria pelle l’impatto di questa patologia.
Il presidente Loizzo ha espresso il suo compiacimento per l’iniziativa, sottolineando come la scelta di fondo, nell’ambito del Piano Oncologico recentemente approvato dalla Giunta regionale, di puntare sulle reti è pervasiva delle eccellenze che sono presenti sul territorio, promuovendo le competenze. L’obiettivo è anche quello di ridurre la mobilità passiva. Loizzo ha richiamato anche l’aspetto della prevenzione si cui si sta lavorando con riferimento in particolare agli studi in corso sull’inquinamento ambientale, auspicando che il costituendo intergruppo si faccia promotore anche di iniziative culturali finalizzate all’adozione di corretti stili di vita.
Anche il presidente della III commissione consiliare Pino Romano ha richiamato la valenza della prevenzione. “Dopo la recente approvazione all’unanimità della legge regionale 107 – ha detto – che ha ridisegnato l’intero percorso della presa in carico istituzionale del paziente, sono due i temi su cui si sta lavorando: quello della cura e quello della ‘non malattia’”. A quest’ultimo proposito ha citato l’esempio della nutrigenomica e di come sia stato dimostrato che la nutrizione adeguata nei primi mesi di vita possa evitare il manifestarsi negli anni successivi di patologie oncologiche. L’attività dell’Intergruppo – ha aggiunto – si misurerà sull’informazione finalizzata alla prevenzione e alle promozione degli stili di vita”.
Luigi Manca ha evidenziato la necessità che la Regione Puglia si attivi seriamente per ridurre i “viaggi della speranza” e per istituire rapidamente le “breast unit”, cominciando dalla senologia dove vi sono tutti i presupposti per passare successivamente alle altre specialità. Manca ha ricordato anche la mozione presentata sei mesi fa in ordine ai test genetici ancora senza riscontro. Oggi per ottenere questo esame occorrono sette mesi. La Regione deve dare risposte.
Secondo D’Ambrosio Lettieri il costituendo Intergruppo pugliese deve spingere perchè i caratteri di universalità, equità e solidarietà che contraddistinguono il Servizio sanitario vengano sempre garantiti in coerenza con i LEA, anche nelle Regioni (come la Puglia) che hanno vissuto le restrizioni dei Piani di rientro.
“Un grande passo in avanti in cui i tecnici dialogano con la Istituzioni”. Così ha definito l’iniziativa odierna Vito Troiano che, tra l’altro, ha auspicato l’allargamento della vaccinazione HPV anche ai ragazzi.
Vito Lorusso ha sollecitato, nell’ambito del Piano Oncologico regionale, l’attivazione del CORO (Centro Oncologico regionale) cui i pugliesi alle prese con una prima diagnosi di cancro potranno rivolgersi per avere indicazioni chiare e mirate, evitando di precipitarsi subito fuori regione o all’estero. Il direttore dell’ Oncologia medica dell’Oncologico di Bari ha lamentato la carenza di oncologi e infermieri, a fronte di un numero di prestazioni che negli ultimi anni è sensibilmente lievitato.
“La politica deve comprendere le difficoltà”. Così il direttore Ruscitti con riferimento alle penalizzazioni introdotte dal Piano di rientro. “Siamo nella fase costruens – ha aggiunto – , in particolare con riferimento alle reti cliniche rispetto alle quali la Puglia è fortemente disabituata. Ruscitti ha fatto riferimento anche al fascicolo sanitario introdotto nella sanità pugliese (4° in Italia) con il nuovo Portale della salute e agli studi sulla prevenzione che riguardano le aree di Taranto e Brindisi (per i quali si usufruisce di un finanziamento ministeriale di 8 milioni) per capire il danno ambientale. “Siamo stati falcidiati dal riordino ospedaliero e non abbiamo aiuti dal MEF, ma i risparmi realizzati fino ad ora li stiamo reinvestendo, fermo rimanendo che la popolazione anziana è in aumento: se non cambieranno i parametri ci troveremo in difficoltà”.
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