A cominciare dalla nomina della Giunta dell'Unione dei Comuni avvenuta nell'ultimo consiglio: “Il Commissario Prefettizio di San Ferdinando visto il suo ruolo istituzionale e non politico ha deciso di non nominare assessori nell'Unione dei Comuni -ha spiegato il primo cittadino di Trinitapoli e Presidente della Giunta dell'Unione-. Ha mantenuto la carica solo l'assessore Ferdinando Giannino, già nominato in precedenza dall'amministrazione Puttilli. È d'uopo precisare che ciascun comune come da statuto deve nominare due assessori in seno all'Unione e che San Ferdinando di Puglia durante l'amministrazione Puttilli ne aveva nominati solo uno, rispetto a Trinitapoli che ne aveva tre in carica”.
Per questo proprio al Commissario Prefettizio Cappetta è stato affidato il ruolo di Vice-presidente durante l'ultimo consiglio dell'Unione.
“Coerentemente il Commissario ha accettato l'incarico di Vice-presidente della Giunta , non rilevando alcuna irregolarità nell'ultimo consiglio, avendo inoltre inviato il sub-commissario Aiello a votare la nomina del revisore dei conti -ha concluso il sindaco di Feo-. Le interpretazioni fantasiose e strumentali di chi è ossessionato dal ripristino della legalità sono il frutto di una politica miope, capace solo di creare disfunzioni alla macchina amministrativa e disagi ai dipendenti e alla nostra collettività”.
Il sindaco di Trinitapoli è tornato sulla questione dell'approvazione del bilancio di previsione, dopo le polemiche sollevate dal consigliere di Vie Nuove Pasquale Lamacchia sulla possibilità del comune di entrare in società con l'Atisale di Margherita di Savoia: “Ha ragione il consigliere Pasquale Lamacchia circa l'impossibilità di comprendere quello che dice in italiano -ha proseguito il sindaco di Feo-, attese le difficoltà di realizzare costrutti canonici. Per questo evidentemente non capisce quanto detto circa l'impossibilità di assecondare le volontà dell'entourage dello stesso consigliere Lamacchia di far parte dell'azionariato dell'Atisale. Questa cosa è impossibile perché non consentito dalla legge. Non solo, lo stesso Lamacchia non ha mai spiegato quali canali preferenziali conosca, che i comuni mortali non hanno, per avere certezza che l'Atisale abbia la volontà di vendere le proprie azioni al comune di Trinitapoli”.
Infine, il sindaco torna sulla questione dell'Ici che il comune incasserà dalla società margheritana:
“Quanto alle allusioni sull'Ici fatte, è d'uopo precisare che la nuova amministrazione si è preoccupata di recuperarla, a differenza della parte politica del consigliere Lamacchia, che oggi per opportunità disconosce. Quel gettito è servito a chiudere il bilancio di previsione 2011 e non per le feste dell'estate, cosa che paradossalmente non sarebbe stata neanche sbagliata, atteso che questa amministrazione ha speso in 60 giorni quello che la sua amministrazione, quella che nel 2006 chiese a lui di non fare l'assessore, ha dilapidato per una sola notte...”.
Nessun commento:
Posta un commento