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giovedì 29 novembre 2012

TRINITAPOLI : RIDIMENSIONAMENTO SCOLASTICO, SI AVVIA IL PERCORSO VERSO DUE ISTITUTI COMPRENSIVI

“E’ prevalso il buon senso e la volontà univoca di verificare la soluzione migliore per presentare un Piano di dimensionamento locale che metta la scuola nelle condizioni migliori per continuare a operare bene in funzione della crescita della comunità”.


Commentano così i gruppi consiliari Trinitapoli da Vivere e Vie Nuove al termine di una lunga seduta del Consiglio: “abbiamo richiesto il la convocazione del Consiglio Comunale anche per dar voce alle petizioni arrivate dai docenti e dai genitori”.

Alla fine è stata accolta la proposta dei gruppi di opposizione di chiedere una deroga alla Regione Puglia per l’anno scolastico 2013-2014 e dare la possibilità così di verificare in maniera approfondita e organica la possibilità di creare due Istituti Comprensivi che contempli sia le esigenze degli Istituti Scolastici che della pubblica amministrazione.

“Non nascondiamo la soddisfazione di aver raccolto, intorno a questa nostra proposta condivisa dalla gran parte degli utenti della scuola, la compattezza e l’unitarietà di tutto il Consiglio Comunale a ricercare una soluzione a tutela degli interessi generali. Così come avevamo manifestato forti preoccupazioni se si fosse agito in maniera troppo frettolosa, a nostro avviso, senza considerare le ripercussioni che ci sarebbero state proprio perché mancava una attenta valutazione intorno alla decisione già presa dalla Giunta di preferire la creazione di un Istituto Comprensivo e un Circolo Didattico” – affermano i due capigruppo Donato Piccinino e Anna Maria Tarantino.

“Riteniamo che il percorso che da subito bisognerà avviare, attraverso la creazione di un tavolo tecnico tra le Direzioni dei due Istituti Scolastici con l’ausilio della Commissione Consiliare di studio, sia una grande opportunità per tutti perché metterà al centro l’importanza che riveste il mondo della scuola per il futuro della città. E’ questo lo sforzo che tutti gli attori che sono coinvolti devono fare: la richiesta di lasciare ancora per un anno la situazione così come è adesso non significa che si sia deciso di non decidere, ma è il segnale che c’è la volontà di tutti di ricercare nuovi percorsi per la nostra scuola senza fermarci davanti alle prime difficoltà”

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