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mercoledì 11 luglio 2018

ANDRIA : XYLELLA UN PERICOLO ANCHE PER IL NORD BARESE - NASCE "SAVE THE OLIVES"

L’associazione è guidata
dall’imprenditore andriese Pietro Petroni.
La Wake Up di Barletta ha realizzato il marchio della onlus

Il 21 luglio in un uliveto di Tiggiano, al tramonto, si terrà un concerto di un’orchestra da camera composta dai cameristi del Teatro “La Scala” di Milano. E’ un evento che punta a richiamare l’attenzione sul problema della Xylella e a raccogliere fondi da mettere a disposizione della ricerca: a promuoverlo è “Save the Olives”, un’organizzazione no profit che nasce ad Andria e che lunedì mattina è stata presentata nella sala conferenze della Provincia di Lecce, alla presenza, fra gli altri, del Presidente Antonio Gabellone, del Sindaco di Tiggiano, Ippazio Morciano, e del Sindaco di Tricase, Carlo Chiuri, che ha messo a disposizione della neonata associazione un locale, diventata la sede ufficiale della onlus. L’organizzazione, che è stata invitata a far parte del network di “Seeds&Chips”, è presieduta dall’imprenditore di Andria Pietro Petroni e vede la partecipazione di agronomi, agricoltori, ingegneri, studenti, uomini d'affari, scienziati e gente comune che ama il proprio territorio. Tra coloro che hanno già aderito anche alcuni artisti, fra cui l’attrice Helen Mirren e suo marito Taylor Hackford, che sul tema della Xylella sono particolarmente attivi avendo già più volte lanciato appelli alle istituzioni. Nel corso della conferenza stampa sono stati proiettati alcuni video messaggi, con cui Mirren ed altri hanno confermato la piena adesione a questo progetto, che ha l’unico scopo di concentrare le forze di chi sta lottando contro la Xylella, “purtroppo tutt’altro che un’invenzione, come sostengono i ricercatori di Cnr e Chieam”, ha sottolineato Agostino Petroni, segretario generale dell’associazione. “Siamo lontani dalla politica e dalle polemiche, non crediamo alle idee di cospirazione. Crediamo solo che questo problema sia enorme, anche per il nord barese, e che va affrontato con la giusta determinazione e affidandosi al mondo scientifico”.
Nel corso della conferenza stampa è stato presentato il logo di “Save the Olives”, realizzato dall’agenzia Wake Up di Barletta, che curerà la comunicazione dell’organizzazione. “Abbiamo stilizzato con una sezione di un albero di ulivo il palmo di una mano che intima a non toccare i nostri ulivi”, ha spiegato il direttore generale dell’agenzia, Tommy Dibari. “Ci è sembrato il modo più diretto per comunicare gli obiettivi di “Save the Olives”. Stiamo lavorando ad una serie di progetti che hanno l’obiettivo di richiamare l’attenzione internazionale su questa problematica, che non può essere considerata solo pugliese e italiana”. “Stiamo raccogliendo già diverse adesioni da parte di personaggi molto noti del cinema, dello spettacolo, dell’imprenditoria che vogliono metterci la faccia”, spiega Fabio Mazzocca, presidente di Wake Up, “e presto lanceremo una campagna mondiale. E’ arrivato il momento di alzare la voce su un problema che purtroppo c’è ancora chi vuole far passare come un’invenzione”.





venerdì 16 gennaio 2015

BARLETTA : Con il biglietto delle Ferrovie del Nord Barese si viaggia gratis anche sui mezzi di trasporto pubblico locale

“L’unione fa la forza”: è a questo vecchio adagio popolare che si è ispirata Ferrotramviaria – Ferrovie del Nord Barese per la convenzione sottoscritta con A.S.A. – Autolinee Servizi Andriesi e Scoppio Srl, ovvero le società di trasporto pubblico locale che gestiscono il servizio rispettivamente ad Andria e Barletta.
I dettagli dell’iniziativa sono stati illustrati questa mattina nel corso di una conferenza stampa tenutasi al Comune di Andria, alla presenza dell’Assessore ai Trasporti della Regione Puglia, Giovanni Giannini, dei Sindaci di Barletta, Pasquale Cascella e di Andria, Nicola Giorgino, del Direttore generale di Ferrotramviaria, Massimo Nitti, e di Michele Sabato in rappresentanza delle Aziende di trasporto pubblico locale.
Nello specifico, i clienti Ferrotramviaria - Ferrovie del Nord Barese in possesso di un titolo di viaggio in arrivo o partenza da Barletta o Andria possono viaggiare gratuitamente anche sui mezzi pubblici cittadini delle società A.S.A – Autolinee servizi urbani Andriesi e Scoppio servizi urbani di Barletta. La prosecuzione del viaggio, ovviamente, deve avvenire nella fascia di validità del biglietto o abbonamento.
“Un nuovo viaggio inaugurale: a distanza di quasi un anno e mezzo dal viaggio compiuto su un treno della Ferrotramviaria in partenza da Barletta verso il passante per l’aeroporto di Palese - ha affermato il sindaco Pasquale Cascella - si torna su uno dei mezzi ferroviari per consolidare insieme agli utenti di Andria una nuova iniziativa di sviluppo dei servizi di mobilità tra e nelle nostre aree urbane.
La convenzione tra la società Ferrotramviaria e le aziende di trasporto pubblico che operano a Barletta (la Scoppio srl) e ad Andria (l’A.S.A.) per incentivare l’impiego del mezzo pubblico deve rappresentare un passaggio strategico per elevare la qualità della mobilità sul territorio, con conseguenti benefici sul piano della sostenibilità ambientale. Una opportunità che vada incontro alle esigenze di quanti hanno necessità di spostarsi regolarmente nel più vasto territoriodelle attività economiche, sociali e culturali, nella logica di una progressiva integrazione tra Comuni limitrofi.

Il successo di questa intelligente innovazione è, quindi, affidato alla volontà dei cittadini di cogliere rapidamente l’occasione di una alternativa al ricorso all’auto propria per questi spostamenti, contribuendo così non più a congestionare il traffico ma a migliorare la percorribilità della rete stradale tra le due città. Dovremo perseverare e portare avanti nuove sperimentazioni di intermobilità e interoperatività affinché il trasporto pubblico corrisponda sempre meglio alle esigenze dei cittadini che viaggiano e sempre più al bisogno di riqualificazione delle nostre aree urbane”.

venerdì 25 luglio 2014

PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE BRUXELLES NE APPROVA GIA’ 6 NEL NORD BARESE: C’E’ TRANI

Una buona notizia per l’ambiente del territorio del nord barese ofantino: l’ufficio tecnico del Patto dei sindaci (Commissione europea, Centro comune di ricerca) ha comunicato che i piani d'azione per l'energia sostenibile (Paes) presentati dai Comuni di Trani, Barletta, Andria, Corato, Canosa di Puglia e San Ferdinando di Puglia hanno superato con successo la completa analisi.

Il Paes è un documento approvato dai Consigli comunali per ridurre in modo significativo le proprie emissioni di anidride carbonica e indica gli interventi e le misure e gli interventi per  raggiungere entro il 2020 l'obiettivo, intervenendo sulle diverse fonti di emissione prodotte dalla mobilità, attività produttive, consumi energetici pubblici e domestici.

Il Paes rientra nell’azione europea di lotta al cambiamento climatico lanciato a Bruxelles nel 2009 denominata “Patto dei sindaci” (http://www.pattodeisindaci.eu/) e che oggi vede 5800 Comuni europei firmatari. L’azione ha previsto, a carico del fondo consortile versato dai Comuni al Patto territoriale, la predisposizione di un inventario delle emissioni (Bei), la stesura del piano che delinea le misure e le politiche che verranno sviluppate per realizzare gli obiettivi; la pubblicazione ogni 2 anni, dopo la predisposizione del piano d’azione, di un report di attuazione che riporti il grado di avanzamento della realizzazione dei programmi e i risultati provvisori; la promozione delle attività e infine il coinvolgimento dei cittadini/stakeholders, includendo le organizzazioni, per la realizzazione di giornate dell'energia locale.

Grazie all’approvazione dei piani si aprono una serie di possibilità di finanziamento regionale, nazionale e soprattutto comunitario utili a rendere operativo quanto riportato nel Paes di ogni singolo Comune con ricadute sull’ambiente, il risparmio energetico, la qualità della vita e non da ultimo, quella economica.

Tutta l’attività di predisposizione dell’inventario delle emissioni e del piano d'azione per l'energia sostenibile, così come le azioni che da settembre cominceranno a concretizzarsi, sono coordinate dal Patto territoriale nord barese ofantino, unica struttura pugliese riconosciuta quale coordinatore del Patto dei sindaci, con un protocollo firmato alla fine del 2010. Al Patto territoriale è stato riconosciuto dai Consigli comunali delle dieci città della Bat e Corato, il ruolo di struttura di supporto dell’amministrazione comunale all’attuazione delle attività che scaturiranno dall’adesione al Patto dei sindaci, in collaborazione con gli assessorati competenti. Ad oggi, quindi, sei Comuni su undici hanno ricevuto esito positivo.

“In valutazione presso il Centro comune di ricerca di Bruxelles - spiega il presidente del Patto territoriale nord barese ofantino, Pasquale Musci  - ci sono anche i Paes dei Comuni di Bisceglie, Minervino, Spinazzola e Trinitapoli che, per sole ragioni temporali, sono sicuro presto vedranno l’approvazione in quanto la metodologia e il lavoro svolto è stato lo stesso per ciascun Comune”.

Un lavoro iniziato nel 2011 e svolto con professionalità interne al Patto territoriale e alla sua agenzia per l’ambiente, coadiuvati dagli uffici comunali e dalla volontà di ciascun sindaco a perseguire l’obiettivo, che rappresenta un’importante conferma del ruolo di supporto dato dal Patto territoriale ai Comuni.

L’approvazione dei Paes è un punto importante ma non è il punto di arrivo. Lo scorso 24 luglio, presso la sede del Patto territoriale, si è tenuta una riunione operativa alla quale hanno partecipato i sindaci di Trani (Luigi  Riserbato), Andria (Nicola Giorgino), Corato (Massimo Mazzilli), Barletta (Pasquale Cascella), con l’assessore Antonio Divincenzo e il presidente della Provincia di Barletta Andria Trani, Francesco Ventola.

“A settembre - dichiara Oronzo Cilli, che per il Patto territoriale segue l’azione Patto dei sindaci - avremo una serie d’incontri operativi a Bruxelles e presso il Ministero dell’ambiente, con il quale già si sta dialogando, e avvieremo un confronto con gli uffici della Regione Puglia. A seguire ci sarà l’istituzione dell’ufficio di piano per rendere operative le scelte compiute dai sindaci e riportate nei Paes”.

L’attività ha l’ambizioso obiettivo di ridurre la produzione pro capite di anidride carbonica. Questo obiettivo può essere perseguito con fondate possibilità di successo solo attraverso il patto tra le città e tra queste e tutti quei soggetti, pubblici e privati, che assieme devono essere protagonisti di un processo di cambiamento che non rappresenta sacrifici e rinunce, bensì un'opportunità per favorire un miglioramento della qualità della vita.