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martedì 16 dicembre 2014

BARLETTA : REGISTRO DELLE UNIONI CIVILI, COME ISCRIVERSI

Da lunedì prossimo sarà possibile iscriversi al registro delle unioni civili del Comune di Barletta, mentre a partire da gennaio i minori nati in Italia che abbiano svolto un preciso percorso di studi nelle scuole del nostro paese potranno essere iscritti nel Registro della cittadinanza “Ius Soli” sulla base della comunicazione che i genitori interessati riceveranno dall’ufficio competente. 
A seguito della pubblicazione sull’albo pretorio del Comune di Barletta dei Regolamenti approvati in Consiglio comunale lo scorso 11 novembre, possono chiedere l’iscrizione al Registro delle Unioni Civili due persone maggiorenni di sesso diverso o dello stesso sesso residenti anagraficamente e coabitanti da almeno un anno nel Comune di Barletta. Se, invece, non risultano ancora residenti e coabitanti iscritti nel medesimo stato di famiglia, potranno rivolgersi agli uffici competenti per le variazioni che faranno scattare i requisiti per raggiungere l’iscrizione nel registro. 
Gli interessati - che non devono essere legati tra loro da vincoli di matrimonio, parentela affinità, adozione, tutela o appartenere ad altra forma - dovranno presentare la domanda di iscrizione congiuntamente presso l’Ufficio anagrafico al primo piano di piazza Aldo Moro n.16 dal lunedì al venerdì (dalle ore 9 alle ore 12). 
La cancellazione dal registro delle Unioni civili potrà avvenire per cessazione della coabitazione e/o di residenza nel Comune di Barletta di uno o entrambi i componenti, per il venir meno dei rapporti affettivi e/o reciproca assistenza morale e/o materiale, decesso di una delle parti. 
Nel caso di richiesta di cancellazione di una sola parte interessata, il Comune provvederà inviare all’altro componente una specifica comunicazione. 
Su richiesta degli interessati sarà rilasciato l’attestato di “Unione civile basata su vincolo affettivo” per i soli usi necessari al riconoscimento di diritti e benefici previsti da atti e disposizioni dell’Ente.
Si consolida così il patrimonio civile della comunità di Barletta consentendo di affrontare con spirito aperto le crescenti esigenze della città.

giovedì 13 novembre 2014

ANDRIA : Anche qui ,l’istituzione del Registro amministrativo per le unioni di coppia

E’ stata presentata per l’avvio dell’iter regolamentare la proposta di deliberazione di Consiglio Comunale avente ad oggetto l’istituzione anche ad Andria del Registro amministrativo per le unioni di coppia residenti e stabilmente conviventi nella nostra città.
La proposta è  di iniziativa di singoli consiglieri comunali, trasversali agli schieramenti, perché sull’argomento non si è voluto issare  alcun vessillo di partito, né impegnare l’amministrazione comunale.
Lo schema di deliberazione ha individuato una definizione di convivenza che miri ad evitare confusioni con la denominazione di famiglia prevista dall’art. 29 della Costituzione e nel contempo anche con quella di unione civile su cui nel Paese è da tempo avviato un intenso confronto, che ha già portato all’avvio in Senato della discussione su uno specifico disegno di legge.
La proposta è per molti versi analoga a quella che ha visto negli ultimi  lustri l’istituzione di uno specifico registro in centinaia di comuni italiani, fra cui i principali capoluoghi, e a quella di altri comuni del territorio come Barletta, con delibera appena approvata, e San Ferdinando di Puglia.  Viene integrata però da articolazioni  ulteriori e da passaggi rinnovati sia nella parte narrativa che in quella dispositiva che traggono abbrivio proprio dalla discussione politica e culturale sviluppatasi in Italia attorno all'argomento e provando a offrire nuove  soluzioni a problematiche di stringente attualità.
Il Registro avrà ovviamente limitate competenze nel campo amministrativo comunale, ma fra queste alcune significative come l’innovazione delle norme in materia di assegnazione di case popolari e di disciplina di polizia mortuaria.
Sull’argomento si è dunque lavorato per ricercare una base comune a più soggetti politici, che non intacchi sensibilità che permangono distinte e, su alcuni argomenti connessi anche differenti, ma provi a dare soluzione concreta a problematiche di disagio e di discriminazione effettivamente presenti nella vita quotidiana di molte persone.
Consapevoli dell’importanza  dell’avvio della discussione anche nella nostra città, i sottoscrittori auspicano ancora maggiori convergenze da parte degli altri componenti dell’assise consiliare tali da poter arricchire e, laddove possibile, migliorare il testo di delibera e di regolamento predisposti.
I sottoscrittori della proposta di deliberazione consiliare
Firmato Giuseppe Ceci, Nunzio Liso, seguono altre..



martedì 22 aprile 2014

BARLETTA : REGISTRO UNIONI CIVILI LA COMMISSIONE INCONTRA LA CITTADINANZA

La I^ Commissione Consiliare (Affari Generali e Istituzionali, Annona, Sicurezza e Legalità)  incontrerà la cittadinanza per affrontare il tema del “Diritto al  riconoscimento delle Unioni Civili”.
L’appuntamento è fissato per mercoledì 30 aprile, presso la Sala Conferenze del Circolo Unione, con inizio alle 17,30.


mercoledì 9 aprile 2014

BARLETTA : Le proposte del M5S sulle unioni civili

M5SOggi, mercoledì 9 aprile, a partire dalle ore 12.00 presso la sala riunioni al secondo piano di Palazzo di Città, si terrà una riunione della I Commissione (Affari generali ed istituzionali, annona, sicurezza e legalità) avente ad oggetto come unico punto all’ordine del giorno la bozza del Registro delle Unioni Civili.

“Il Movimento 5 Stelle Barletta, nell’apprezzare la volontà di questa Amministrazione di intervenire
sul tema dei diritti, esprime soddisfazione relativamente al testo presentato dalla I Commissione”, dichiara la portavoce in Consiglio comunale Claudia Catino.
“Il Registro delle Unioni Civili è già stato istituito in circa 150 comuni italiani e la bozza in esame risulta essere all’avanguardia fra quelle approvate in tutta la penisola. Come M5S abbiamo presentato entro i termini previsti, osservazioni e proposte (osservazioni unioni) che ci auguriamo vengano prese in considerazione dalla Commissione ed eventualmente integrate nel regolamento che istituisce il Registro.
In conclusione, nel ricordare che le sedute delle Commissioni Consiliari sono aperte al pubblico,
invitiamo i cittadini interessati alla tematica a partecipare alla seduta, anche per esprimere
osservazioni e critiche, e di informarsi attraverso i nostri canali web sui prossimi incontri che
saranno organizzati presso la nostra sede, in previsione del Consiglio Comunale che tratterà tale
argomento”, conclude la nota.

sabato 5 aprile 2014

BARLETTA : Dite a Cascella che le unioni civili non sono priorità neanche per le coppie gay.

Come dimostrano i registri (vuoti) di grandi città una per esempio Firenze politicamente vicini al nostro sindaco.


Il sindaco lo sa quante coppie si sono iscritte in tredici anni nell’apposita anagrafe istituita nella città di firenze? In tredici anni 99 nel 2013 8.
Abbiamo capito che per il Sindaco Cascella del Partito democratico le unioni civili sono un priorità mentre la città muore.
Sindaco Cascella per noi del Nuovo Centrodestra le priorità per la nostra città sono il Lavoro, la Famiglia e la semplificazione burocratica le ricordo che finchè il Nuovo Centrodestra sarà al governo non ci potranno essere matrimoni tra persone dello stesso sesso questo lo sà anche il Presidente del Consiglio Renzi.
Niente da fare sulle unioni civili: La nostra proposta sono i contratti di solidarietà e convivenza anche perché, chi ha introdotto l'uguaglianza tra coppie gay e etero, poi ha dovuto introdurre tutto, utero in affitto compreso.
Sindaco convochi un tavolo per le prospettive di lavoro di questa città altro che unioni civili.
I numeri dimostrano che quella delle unioni civili non è una priorità. Ecco qui di seguito l’andamento delle iscrizioni al registro nel Comune di Firenze, che è bene ricordarlo ha quasi 400 mila abitanti rispetto a noi che siamo quasi 95mila.

Antonio Comitangelo
Dirigente provinciale e Regionale Nuovo centrodestra

Collaboratore Sen.Carlo Giovanardi

NUMERO ISCRIZIONI “REGISTRO UNIONI CIVILI” DEL COMUNE DI FIRENZE
alla data del 31 dicembre 2013
numero-iscrizioni-registro-unioni-civili-firenze-k

Al  dicembre 2013 risultano tra l’altro 5 cancellazioni dal registro!

venerdì 21 marzo 2014

BARLETTA : “No al Registro Unioni Civili”

Si amplia il dibattito, intervengono altre associazioni

Si estende oltre i confini comunali il dibattito avviato con la lettera aperta di alcune associazioni cattoliche della diocesi, in risposta alla decisione dell’Amministrazione comunale di portare in Consiglio comunale la proposta, avanzata in primis dall’Arcigay Bat, di istituire anche a Barletta il Registro delle Unioni Civili. Stavolta ad intervenire sul tema, che evidentemente suscita grande interesse e meriterebbe approfondimenti mediante incontri pubblici, sono numerose associazioni, anche tramite i propri referenti regionali.

Scrivono le associazioni firmatarie della lettera aperta: “Col presente comunicato le associazioni sottoscritte esprimono la loro ferma opposizione alla decisione del Comune di Barletta di istituire il Registro amministrativo delle unioni civili. Tale atto, che i suoi ideatori considerano utile a superare situazioni di discriminazione, è in realtà, esso stesso fonte di disparità.
Giova ricordare che, dal nostro Ordinamento Civile, alle coppie conviventi sono già riconosciuti ampi diritti ed il Registro non potrebbe certamente aggiungerne di nuovi, essendo questa una
competenza del Parlamento e non delle amministrazioni comunali. D’altro canto proprio l’ampia
tutela giuridica già prevista per queste unioni è causa dell’insuccesso di tali Registri, che, in alcuni
Comuni, dopo essere stati istituiti, sono stati cancellati per mancanza di iscrizioni.
Dunque, qual è il reale obiettivo di questa iniziativa? Si vuole facilitare la concessione di benefici a
coppie che non vogliono o non possono sposarsi e che costituiscono una c.d. “famiglia anagrafica”, equiparando, di fatto, ad esse la famiglia naturale fondata sul matrimonio, come riconosciuta dall’articolo 29 della nostra Costituzione.
La “famiglia anagrafica”, ai sensi dell’articolo 4 del D.P.R 223/1989 è “un insieme di persone legate
da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela o da vincoli affettivi, coabitanti ed
aventi dimora abituale nello stesso comune”. È a sottolineare la vaghezza della definizione di 
“vincoli affettivi” cui può corrispondere anche una relazione di semplice amicizia: è ovvio che tale
requisito non è oggettivamente riscontrabile da parte degli Uffici Comunali che, al limite, possono
solo controllare l’effettiva convivenza o, addirittura, soltanto la residenza nel Comune di Barletta.
È profondamente INGIUSTO concedere gli stessi benefici a cittadini che possono cancellare con un 
colpo di spugna la loro relazione e a chi, attraverso il matrimonio, diviene sì titolare di diritti, ma al 
tempo stesso diviene titolare di doveri ben precisi e si impegna nella stabilità della relazione, 
elemento fondamentale per la tutela dei figli.
Oggi ad essere oggetto di discriminazione è la famiglia costituzionale, che, contrariamente a quanto sancito anche dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, è abbandonata dalle Istituzioni. In particolare è evidente l’iniquità delle aliquote fiscali comunali che non tengono conto della reale capacità contributiva rispetto al numero dei componenti di un nucleo familiare, secondo il dettato dell’art.53 della Costituzione italiana.
Inoltre, fondamentale per la stabilità della famiglia costituzionale è il diritto alla casa. È impensabile
che senza di esso una giovane coppia possa pianificare con serenità la nascita dei figli. Al futuro delle
famiglie costituzionali, però, il Comune non dà la giusta importanza, volendo equiparare ad esse
unioni che, in genere, non sono stabili né finalizzate alla generazione e all’educazione della prole.
Ulteriore ingiustizia si produrrebbe nei confronti della famiglia costituzionale in quanto per il mero
accesso a benefici e diritti sarebbe sufficiente produrre un unione con un vincolo affettivo labile
svuotando l’istituto familiare e condizionando le giovani coppie a deflazionare la scelta familiare.
Infine l’istituzione di tale Registro comporterebbe delle conseguenze sociali non indifferenti: la legittimazione di qualsiasi tipo di unione determinate da un qualsiasi vincolo affettivo.
Con ipocrisia, si introdurrebbe, tra l’altro, un surrogato dei matrimoni omosessuali, pur sapendo che tale questione è di competenza del Parlamento, fingendo situazioni di emergenza che non sussistono.
A tal fine, le sottoscritte Associazioni chiedono all’Amministrazione Comunale di Barletta:
1. che venga ritirata la proposta di istituire il cosiddetto Registro delle unioni civili;
2. che impieghi le proprie risorse umane ed economiche nella realizzazione di politiche fiscali,
assistenziali, abitative a favore delle famiglie costituzionali a cui, in caso contrario, verrebbero
sottratte risorse destinate ad unioni non parificabili ad esse, commettendo, in tal modo, una
grave ingiustizia;
3. che si apra un tavolo di confronto su questi temi, con tutte le associazioni che lo richiedano e
che sia data la possibilità di audizione dalla I Commissione Consiliare.
Le associazioni:
Associazione Ai.Bi. “Amici dei Bambini” Barletta
La Manif Pour Tous Puglia
Associazione “Reazione Barletta”
Forum delle Associazioni Familiari della Puglia
Associazione “Comitato Progetto Uomo” o.n.l.u.s.
Associazione Nazionale Famiglie Numerose – Puglia
Associazione “Rinnovamento nello Spirito Santo”