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giovedì 11 gennaio 2018

TRANI : Convegno su progetto "Garanzia giovani" rifinanziato dalla Regione Puglia.

È stata presentata ieri, nella biblioteca comunale, la nuova offerta formativa di Garanzia Giovani, il piano europeo per combattere la disoccupazione giovanile. Anche quest’anno l'Ifor Pmi Prometeo, organismo formativo tranese accreditato dalla Regione Puglia, si impegna, nell'Ats #misuregiovani#puglia, nella promozione dei servizi previsti dal piano. Obiettivo della Prometeo è fornire, ai giovani tra i 15 e 29 anni, che non studiano e non lavorano (Neet), un percorso personalizzato di formazione o un'opportunità lavorativa.

Le attività prenderanno il via anche quest’anno. Nel centro polifunzionale di Trani, in via Andria 157, presso il Monastero delle Clarisse, partirà a fine gennaio il corso di “Operatore ai servizi di promozione ed accoglienza" (indirizzo: Operatore di bed&breakfast e case vacanza). Possono aderire i giovani di età inferiore ai 18 anni che hanno conseguito il diploma di scuola secondaria di primo grado (licenza media).

Si tratta di un percorso triennale al termine del quale i giovani partecipanti saranno in grado di svolgere attività di accoglienza, informazione e promozione in rapporto alle esigenze del cliente, con competenza nella prenotazione ed assistenza e nell'evasione delle pratiche amministrativo-contabili.

Il corso, gratuito, ha una durata di 3200 ore di formazione. Ad ogni partecipante è garantita un'indennità di frequenza di 3.200 euro. È prevista, inoltre, la partecipazione gratuita alle fasi di stage all'estero (Inghilterra e Francia). Saranno distribuiti i libri di testo e tutto il materiale didattico. I corsisti avranno la possibilità di essere inseriti all'interno di realtà lavorative ed aziendali, in Italia e all'Estero.

L’agenzia formativa e i partner di progetto continuano, così, a mettere in campo un’iniziativa concreta che può aiutare i giovani a maturare la capacità di prendere decisioni per scegliere in modo autonomo il proprio futuro, a rimanere in un circuito formativo e ad entrare nel mondo del lavoro.

Spazio, però, ai numeri. Nel corso del 2017, l’organismo tranese ha attivato e concluso 167 tirocini formativi, prodotto 41 assunzioni a tempo indeterminato e 23 a tempo determinato e parasubordinato. Gli iscritti all’Ats #misuregiovani#puglia di Trani sono ben 403 e 211 gli utenti in formazione. Diciotto i corsi di formazione attivati e 97 le certificazioni informatiche Aica. E ancora, 25 certificazioni linguistiche Trinity, 34 utenti abilitati all’esercizio di commercio, somministrazione alimentazioni e bevande e non manca il servizio civile nazionale.

Per ogni altra informazione è possibile visitare il sito www.prometeonlus.org nella sezione Garanzia Giovani – FAQ oppure contattare lo Youth Corner attivo dal lunedì al venerdì, 09.00-13.00, e martedì e giovedì, 16.00-19.00, nelle sedi di Trani:

Youth Corner TRANI c/o IFOR PMI PROMETEO


martedì 1 agosto 2017

TRINITAPOLI : Aumentop tassa rifiuti, la Regione prende in mano la situazione. Ora si torni ai "Bidoni" per limitare l'aumento !

Aro foggiano e nuovo Aro BAT3 riperimetrato, con la Regione Puglia a giocare un ruolo gestionale direttamente al fianco del Consorzio Fg4 per quanto attiene l’impiantistica, ma non la debitoria di Sia Srl, con un occhio particolare per i lavoratori Sia. È quanto emerso dal vertice di questa mattina a Bari, alla presenza di 7 dei 9 Comuni del Consorzio (assenti Orta Nova e Carapelle), la direttrice generale Monica Abenante, l’assessore regionale all’Ambiente Filippo Caracciolo, il commissario dell’Agenzia regionale gestione ciclo rifiuti Gianfranco Grandaliano e il presidente del Cda di Sia Giuseppe Devenuto. Alla seduta hanno partecipato anche i sindacati dei lavoratori di Sia Srl.
I tre Comuni del Basso Tavoliere (Margherita di Savoia, Trinitapoli e San Ferdinando di Puglia) otterranno la riperimetrazione dell'Aro BAT3. La Regione Puglia entrerà a pieno titolo nella fase gestionale della Società igiene ambiente, a fianco se non dentro il Consorzio, previa richiesta dei Comuni soci.
Quanto all’adeguamento per i contratti, le parti si sono impegnate ad incontrarsi nelle prossime ore per trovare soluzioni atte a consentire la sopravvivenza di Sia. L’Ente regionale entrerà in Sia a gestire l’impianto da ora in poi.
Finalmente come da noi auspicato la Regione con i suoi dirigenti ha deciso di intervenire in maniera forte all'interno di una gestione del consorzio che deteneva la proprietà di SIA. SIA è la società che effettua la raccolta rifiuti per conto dei comuni della ARO FG4. Questa decisione consente di guardare al futuro con maggiore fiducia, ma rimane il problema dei vecchi debiti di SIA. Infatti la Regione con il  nuovo Aro BAT3 riperimetrato potrà e dovrà avere un ruolo diretto di controllo su come viene svolto il servizio e sui costi sproporzionati che rischiano di uccidere l'economia locale e far fallire le famiglie. Per quanto riguarda i vecchi debiti, un'idea sarebbe quella di ritornare momentaneamente alla raccolta tramite i "Bidoni", per ridurre l'aumento richiesto di SIA e programmare con i nuovi dirigenti e amministratori un nuovo e più efficiente servizio porta a porta, in piena indipendenza dalla gestione precedente. Oggi è importante eliminare tutti i costi superflui. Abbandonare momentaneamente la raccolta porta a porta non è un ritorno al passato, ma solo un nobile passo indietro davanti ad una gestione fallimentare che ha portato i costi ad esplodere. I colpevoli della crisi attuale sono da individuarsi non in corpi astratti, ma in ordine dei responsabili sia amministrativi che politici che hanno avallato le scelte, che oggi ci portano ad una situazione disastrosa. L'augurio è : che si proceda ad un veloce sgombero del campo, da parte della politica fatta di clientelismi e si faccia lavorare manager preparati i quali dovranno essere indipendenti da chi persegue fini diversi dal tutelare gli interessi dei cittadini e la comunità tutta. Per le responsabilità pregresse, sarebbe il caso che le istituzioni, intervengano con commissioni ad hoc, per cercare di individuare le responsabilità di questa crisi debitoria. Infatti se la SIA ha tutti questi debiti qualcuno avrà sicuramente programmato male. Infatti se è vero che SIA è controllata del consorzio, come è vero che il consorzio è formato da tutti i sindaci , si deduce che i sindaci controllano SIA. Questi debiti che SIA ha con i comuni chi li ha fatti ? I costi dei contratti ed i servizi chi li ha decisi ? Se io compro una Ferrari poi devo potermela permettere, giusto ?
Giusto per essere chiari mentre Trinitapoli effettua il servizio di porta a porta da quasi dieci anni a Cerignola ci sono i bidoni e pagano di meno di noi. Quindi se i rifiuti vanno alla discarica di Grottaglie, non è meglio risparmiare anche noi e tornare ai bidoni ? Tutto questo fino a quando non avremo i nostri impianti e la nostra gestione guidata dalla regione.
Perchè è bene precisare che l'aumento sproporzionato del servizio, rischia seriamente di minare l'economia sia delle famiglie che delle imprese casaline.

lunedì 3 ottobre 2016

BISCEGLIE : Arriva il RED, il Reddito di Dignità istituito dalla Regione Puglia

Un camper sul territorio per illustrare la misura di contrasto alla povertà


E’ Bisceglie, lunedì 3 ottobre 10:30-13:30 e 16:30-20:30, la prima tappa della prossima settimana per il Roadshow del Camper RED. Dopo due settimane il camper ha inanellato una lunga serie di tappe in tutta la Puglia, per spiegare ai cittadini, alle imprese e a chiunque sia interessato, il RED, Reddito di Dignità regionale. Il RED è una misura della Regione Puglia di contrasto alla povertà ed esclusione sociale, attivo per tutti i richiedenti che si trovino, anche temporaneamente, al di sotto della soglia economica necessaria per un’esistenza accettabile.

Moltissime le domande sul RED a cui ha risposto il “RED team”, se ne prevedono altrettante nelle prossime tappe: dopo Bisceglie sarà la volta di Manfredonia (martedì 4 ottobre), di Corato (mercoledì 5 ottobre mattina), Ruvo (mercoledì  5 ottobre pomeriggio); il giorno successivo toccherà a Molfetta (giovedì 6 ottobre al mattino), a Giovinazzo (giovedì  6 ottobre pomeriggio) e Bitonto (venerdì 7 ottobre intera giornata). Chiuderà la settimana la tappa di Bari, sabato 8 ottobre per l’intera giornata. Per tutte le tappe l’orario è dalle 10:30 alle 13:30 e dalle 16:30 alle 20:30.
Le informazioni sul Reddito di Dignità sono disponibili anche sulla piattaforma telematica dedicata, all'indirizzo www.sistema.puglia.it/red. La misura prevede un percorso di inclusione sociale attiva poiché offre, oltre a un trasferimento economico ad integrazione del reddito familiare, la partecipazione a tirocini e progetti di sussidiarietà, nonché l'attivazione di servizi di sostegno al nucleo familiare, quali ad esempio asili nido e assistenza domiciliare educativa. Elemento importante per capire lo spirito di questa misura regionale è che nel partecipare a questo programma il cittadino aderisce a un Patto di inclusione che comporta diritti e doveri verso il proprio Comune/Ambito territoriale sociale.

Sul Camper RED viaggia un team pronto a fornire informazioni e dettagli sia ai cittadini che alle aziende di tutta la Puglia.



Per informazioni: ufficiostampa@pomilio.com

http://red.regione.puglia.it

venerdì 8 luglio 2016

BISCEGLIE : IL COMMISSARIO STRAORDINARIO INTERVIENE SULLE MANCATE RISPOSTE DA PARTE DELLA REGIONE.

Facendo seguito al comunicato diffuso in questi giorni dalla FSI Segreteria Regionale Puglia, con il quale si sollecita un riscontro da parte del Governatore Emiliano agli impegni assunti durante il Consiglio regionale del 6 ottobre 2015, allorquando la Regione Puglia, attraverso apposito ordine del giorno, si impegnò a seguire con grande attenzione la vicenda che interessa la Casa Divina Provvidenza (garantendo così continuità alle prestazioni assistenziali e sanitarie, nonché ai livelli occupazionali), si precisa che questa Amministrazione Straordinaria ha fatto tutto quanto possibile per ottenere dalla Regione Puglia le risposte tanto attese, indispensabili per il salvataggio dell'azienda.
In tal senso, ancora in data 29 giugno 2016, lo scrivente Commissario ha informato il Presidente Emiliano dello stato della procedura e del tentativo di rilancio della Casa Divina Provvidenza, attraverso la cessione a terzi dei complessi aziendali facenti capo all'Ente in A.S., ribadendo, altresì, come il riscontro da parte della Regione Puglia costituirebbe una variabile determinante per il buon esito della procedura stessa.
L'importanza di un formale intervento regionale (in particolare in relazione ad una proposta di adeguamento delle tariffe e di un processo di riconversione degli Istituti Ortofrenici, in grado di rispondere alle esigenze del territorio e consentire nuovi ricoveri), invero, è stata altresì evidenziata tanto dalle Organizzazioni Sindacali quanto dal Comitato di Sorveglianza della procedura.

Resta la speranza di tutti, pur in assenza delle risposte attese, che il complicato lavoro fin qui svolto possa comunque produrre il salvataggio dell'Ente voluto da Don Pasquale Uva.

mercoledì 22 giugno 2016

PUGLIA : DIRETTIVA BOLKESTEIN, SI CHIEDERÀ AL GOVERNO L'ESCLUSIONE DEL COMMERCIO AMBULANTE.

Il ringraziamento della Categoria degli Ambulanti e delle Associazioni di Categoria più significative ai rappresentanti regionali del Movimento e al Portavoce Mario Conca con il quale era stata concordata la presentazione della sua Mozione.
Montaruli (UNIBAT - Coordinamento Puglia NO BOLKESTEIN): “grandioso risultato. Abbiamo sconfitto forze contrapposte che da anni hanno accettato questa violazione dei diritti in uno Stato Sovrano. La difesa del commercio ambulante e degli stabilimenti balneari è una questione di Interesse Nazionale.”
Intanto il prossimo 14 luglio potrebbe essere il giovedì nero dei balneari.
Si susseguono riunioni ed incontri in tutta Italia ma in Puglia si continua a far finta di nulla.
Nella BAT uniche iniziative quelle di UNIMPRESA BAT e del COMITATO IMPRESE del MARE.

E’ passata alla Regione Puglia la Mozione presentata dal Movimento 5 Stelle, approvata dal Consiglio. Dopo quanto approvato in altre Regioni italiane anche la Regione Puglia si impegnerà ad intervenire presso il Governo centrale chiedendo di escludere il commercio ambulante dagli effetti della direttiva Bolkestein. Recepita appieno quindi la Mozione la cui presentazione è stata concordata dal Portavoce del Movimento 5S Mario CONCA con la Categoria degli Ambulanti e delle Associazioni maggiormente significative, che hanno ben compreso le conseguenze dannose di questa Direttiva pensata da e per le Multinazionali che vogliono appropriarsi dei mercati e delle spiagge italiane quindi dell’intero Comparto Turismo che sarà finanziato dall’Europa con un fiume di sovvenzioni e miliardi di euro che fanno gola alle grandi società di capitali. Una Direttiva che prevede la procedura a bando che mette fuori gioco i Diritti acquisiti dagli Operatori.
Proprio da parte dei commercianti ambulanti e delle Associazioni che stanno contrastando la Bolkestein a livello nazionale, chiedendone l’uscita del Commercio su Aree Pubbliche, è giunto il sincero ringraziamento al Consiglio regionale ed al Portavoce del M5S Mario Conca, primo firmatario della mozione approvata oggi a Bari.
Immediatamente dopo l’approvazione della mozione è stato il Presidente UNIBAT, del Coordinamento Puglia NO BOLKESTEIN, Savino Montaruli, a dichiarare: “un risultato atteso, sperato ma anche ampiamente concordato quello ottenuto oggi a Bari. Con l’amico Mario Conca abbiamo tracciato un percorso comune cominciato nelle nostre Assemblee pubbliche tenute a Bitonto, a Valenzano e poi proseguite su iniziativa pubblica ad Andria ed a Barletta a cura di Unimpresa Bat, di BatCommercio2010 e del Comitato Italiano CasAmbulanti. Abbiamo sconfitto forze contrapposte che da anni hanno accettato questa violazione dei diritti in uno Stato Sovrano” – ha detto Montaruli che ha aggiunto: “la difesa del commercio ambulante e degli stabilimenti balneari è una questione di Interesse Nazionale e sono mortificato e sorpreso che parlamentari europei, nazionali, membri componenti di associazioni di categoria che hanno accettato passivamente l’inclusione nella Direttiva del commercio su aree pubbliche e burocrati lo stiano capendo solo ora, a distanza di dieci anni dall’inizio della fine e solo dopo che le nostre associazioni, gli ambulanti consapevoli e alcuni Movimenti come il M5S hanno compreso la sciagura che si nasconde dietro questa minaccia per un comparto che conta in Italia duecentomila imprese di cui ventimila nella sola Puglia, alle quali se ne aggiungono le trentamila del Settore Balneari, sviluppando un indotto totale di oltre duemilioni di soggetti.”
Proprio a proposito degli Stabilimenti balneari UNIBAT si è fatta promotrice, con il Comitato IMPRESE del MARE, di una serie di iniziative sul territorio, partendo da Margherita di Savoia con i suoi 70 stabilimenti dove anche il Sindaco Marrano ha assunto impegni precisi in una pubblica Assemblea indetta ed organizzata proprio da UNIBAT nelle scorse settimane al Lido Copacabana.
A proposito della situazione dei Balneari il leader sindacale andriese ha aggiunto: “in merito alla causa inerente la proroga al 2020 delle concessioni ai balnerari la sentenza della Corte di Giustizia europea, attesa da tutti gli addetti ai lavori, sarà depositata giovedì 14 luglio 2016 e quello potrebbe essere il giovedì nero per gli stabilimenti balneari italiani, anch’essi prede delle Multinazionali che si stanno comprando l’Italia sostenute dalla mala politica e da un Governo patrigno. Mentre in Italia centrale e settentrionale le Associazioni Nazionali di Settore si stanno mobilitando da qualche tempo, avendo compreso l’errore dello stare in silenzio e di essere compiacenti stando dall’altra parte, nel nostro territorio si muove pochissimo o addirittura nulla se non le nostre iniziative pubbliche ed autofinanziate. Questo è paurosamente drammatico. Da informazioni assunte pare che la sentenza della Corte di Giustizia europea sarà depositata il prossimo 14 luglio quindi questo è il momento della presa di coscienza della gravità della situazione” - ha detto Montaruli che ha proseguito aggiungendo: “quella che attende la Categoria dei Balneari sarà una vertenza sindacale ancora durissima ed estenuante ed è il momento di agire e di smetterla con omertosi silenzi. Bisogna anche su questo argomento confrontarsi con la Regione Puglia – ha detto Montaruli – e sono certo che anche in questo caso l’Ufficio di Gabinetto della Regione farà la sua parte. Ho personalmente interloquito approfonditamente e con buona intesa con il dott. Domenico DE SANTIS nel suo Ufficio di Gabinetto del Presidente Michele Emiliano, a Bari, ed ho ottenuto rassicurazioni in tal senso quindi sono fiducioso anche per gli amici balneari, come avvenuto per gli Ambulanti. La nostra posizione quindi è chiara e non è mutevole a seconda delle platee che si hanno di fronte, come stanno facendo taluni con tanti piedi in mille scarpe. Noi siamo chiari anche con i Balneari e diciamo che, come per gli Ambulanti, anche gli Stabilimenti balneari non c’entrano nulla con la cosiddetta Direttiva Servizi Bolkestein quindi diciamo NO alle ASTE e alle EVIDENZE PUBBLICHE per l’attuale comparto balneare italiano” – ha concluso Montaruli.

Area Comunicazione

UNIMPRESA BAT

giovedì 16 giugno 2016

PUGLIA : Università ,“elevate al massimo le soglie ISEE per le borse di studio”

“Abbiamo elevato al massimo consentito dalla nuova normativa nazionale le soglie massime dell’ISEE e dell’ISPE per l’accesso alle borse di studio dell’anno accademico 2016-2017, così facendo permetteremo a quella platea di studenti esclusa dall’introduzione del nuovo ISEE durante lo scorso anno accademico di rientrare nuovamente nella platea degli idonei del bando per il prossimo anno”, fa sapere l’assessore all’istruzione, alla formazione e al lavoro della Regione Puglia Sebastiano Leo.

“Questa amministrazione regionale – ha precisato Leo - dopo aver garantito la borsa di studio a tutti gli studenti risultati idonei nelle graduatorie del bando «Benefici e Servizi ADISU 2015-2016» e dopo aver impegnato risorse per 3 milioni di euro per gli studenti vincitori dell’Avviso Pubblico della misura compensativa straordinaria, ancora una volta compie un atto di grandissima attenzione nei confronti delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi, nella profonda convinzione che il diritto allo studio, oltre ad essere un diritto costituzionalmente garantito, sia effettivamente strumento di mobilità sociale e di realizzazione personale. A nessun pugliese deve essere negata un’opportunità del genere”.

Con delibera di giunta, nella giornata di ieri, la Regione Puglia – a seguito del Decreto Ministeriale che indicava le nuove soglie ISEE (indicatore della situazione economica equivalente) e ISPE (indicatore della situazione patrimoniale equivalente) – ha aggiornato ai limiti massimi i due indicatori, rispettivamente 23.000,00 euro per l’ISEE e 50.000,00 per l’ISPE, ai fini dell’ottenimento dei benefici e servizi previsti dal Bando di Concorso unico regionale per l’assegnazione delle borse di studio.

“Come la Puglia – ha concluso Leo – solo l’Emilia Romagna, il Piemonte, il Lazio e l’Abruzzo hanno optato per il limite massimo dei due indicatori all’interno del range consentito dal governo. Una scelta ben precisa all’interno di una visione strategica che pone il diritto allo studio, l’istruzione e la formazione al centro delle proprie politiche”.


martedì 10 novembre 2015

PUGLIA : REDDITO DI DIGNITÀ “ReD”, 600 € A FAMIGLIA. LA GIUNTA REGIONALE APPROVA IL DDL

Il Reddito di Dignità regionale: motivazioni e caratteristiche dell’intervento.

Con la presente legge si introduce il Reddito di Dignità regionale, una misura di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale che si caratterizza per l’universalità, per il riferimento alle risorse economiche familiari e per la previsione di un percorso di attivazione economica e sociale dei beneficiari.  E si pongono anche le basi per la costruzione e il rafforzamento di un sistema integrato di servizi e interventi che mirano a rispondere alle domande e ai bisogni dei cittadini pugliesi in condizioni di disagio economico e sociale.

Le motivazioni dell’introduzione del ReD sono forti ed evidenti. Da tempo si segnala l’assenza nel nostro ordinamento nazionale, a differenza che nella quasi totalità dei paesi europei, di un istituto nazionale di sostegno per tutte le persone in difficoltà economica. L’Italia spende per la lotta alla povertà in modo poco efficace e in misura sensibilmente inferiore alla media dei paesi comunitari.

Questa carenza, da tempo nota, è divenuta stridente in questo periodo di crisi, in cui, sia per la caduta del reddito medio sia per l’aumento delle disuguaglianze, i poveri sono aumentati in misura significativa in tutto il paese e nelle regioni del Mezzogiorno in particolare. Dalle ultime rilevazioni dell’Istat si deduce per la Puglia un tasso di povertà assoluta intorno all’8%, ovvero per circa 320 mila persone. Il disagio è aumentato in modo più intenso per minori, giovani e famiglie numerose: le categorie oggi meno tutelate. D’altro canto l’esperienza di questi anni mostra come le misure di sostegno al reddito, oltre ad avere la funzione di contrasto alla povertà e di promozione dell’equità sociale, possano agire in periodi di crisi come stabilizzatori automatici mediante il sostegno alla domanda interna e ai consumi.
È quindi forte la necessità di un intervento che miri a combattere la povertà, a riattivare le energie espulse dal mercato del lavoro, a porre le basi per uno sviluppo equo e duraturo.

Il Reddito di Dignità persegue queste finalità e si connota per le seguenti principali caratteristiche:
-          si propone di essere universalistico: in una prima fase di implementazione è assegnato a tutte le famiglie con risorse economiche inferiori alla soglia reddituale e patrimoniale (ISEE < 3000 euro) e in condizioni di specifica fragilità economica e sociale (giovani e giovani coppie con figli minori, disoccupati, famiglie numerose), per verificare successivamente la possibilità di estendere la platea di beneficiari. 
-          è uno strumento di inclusione attiva: accanto al trasferimento monetario si prevede un programma di inserimento sociale e lavorativo  e l’accesso ad opportunità formative. Il percorso di inclusione attiva, oltre ad avere una funzione di deterrenza rispetto a dichiarazioni non veritiere sullo stato di disagio economico familiare, colloca la misura nel quadro della strategia europea per l’inclusione sociale.
-          è condizionato ad un patto di inclusione sociale sottoscritto tra il soggetto beneficiario e l’Ambito territoriale sociale di riferimento. Il Patto è condizione per la fruizione del beneficio, è differenziato a seconda delle caratteristiche individuali ed è finalizzato ad una presa in carico complessiva del nucleo familiare.
-          è stabile nel tempo (si prevede uno stanziamento di risorse per cinque anni), ma è disciplinato in modo che a livello individuale si eviti la “trappola della povertà”: è sospeso dopo 12 mesi, ma può riprendere dopo un periodo di interruzione. Sono previsti meccanismi per disincentivare comportamenti opportunistici e elusivi (clausole di sospensione e revoca).

L’intervento sarà attuato mediante una procedura aperta o “a sportello”, supportata da:
a)      un catalogo per i potenziali beneficiari che presentano domanda, con la possibilità di esprimere una opzione rispetto al tipo di tirocinio e al contesto in cui svolgerlo, rispetto alle proprie competenze e aspirazioni;
b)      un catalogo per i soggetti pubblici, privati e del privato sociale,  ospitanti i percorsi di inclusione attiva, con la possibilità di esprimere anche i fabbisogni di competenze e di formazione professionalizzate per supportare il tirocinio;
c)      progetti di tirocinio presentati da imprese, enti pubblici e terzo settore;
d)      una piattaforma informatica per la gestione di una procedura completamente dematerializzata, user-friendly, multiattore e trasparente: la Puglia si pone nello scenario nazionale come la prima Regione già pronta per una gestione moderna e in linea con il Codice Digitale;
e)      una equipe multiprofessionale,  composta da personale dei Comuni (Ambito territoriali) e dei Centri per l’impiego pubblici, in collaborazione con  soggetti privati e del privato sociale che erogano servizi per le politiche attive del lavoro, con il compito di valutare il profilo di competenze, le domande sociali, le condizioni di fragilità economica/abitativa/ di definire il patto individuale per l’inclusione attiva, abbinando tirocinante e tirocinio, e monitorando lo svolgimento dei patti rispetto agli esiti e agli impatti.

Il trasferimento economico è quantificato fino all’importo massimo di 600 euro mensili per una famiglia di 5 componenti, che varia al variare della composizione familiare (in base alla scala di equivalenza ISEE) ma – in una prima fase - non varia al variare del reddito disponibile; successivamente tale importo potrà essere rideterminato e commisurato alla differenza tra la soglia massima e il reddito disponibile familiare. 

La realizzazione della Misura “Reddito di Dignità”  avrà una forte regia regionale e sarà gestita da equipe multiprofessionali  nei territori.


Le caratteristiche dell’intervento e la dimensioni delle risorse che saranno attivate consentono di stimare un impatto significativo in termini di contrasto alla povertà. Il Reddito di Dignità, già dal primo anno di applicazione, potrà raggiungere circa 60.000 individui a fronte di circa 320.000 individui poveri residenti in Puglia. 

sabato 24 ottobre 2015

REDDITO DI DIGNITÀ: COSÌ LA PUGLIA SI SCHIERA DALLA PARTE DEI PIÙ DEBOLI

Con l'approvazione da parte della Giunta regionale del reddito di dignità la Puglia fa un importante passo avanti verso il rispetto dei suoi cittadini.
Si tratta di una misura importante che rappresenta una novità assoluta in Italia e che, chiamando in causa diversi attori istituzionali e locali, intende dare una spinta decisiva alla nascita di un nuovo welfare capace di ridare speranza e diritti certi a quanti oggi vivono in una situazione di difficoltà economica.
L'obiettivo è quello di riuscire a dare risposte certe a tutti quei problemi che riguardano la libertà delle persone, a fronte delle diseguaglianze e di una povertà in continua crescita.

A una prima lettura quindi il giudizio non può che essere positivo.
Sarebbe però sbagliato credere che il reddito di dignità possa da solo rappresentare la soluzione definitiva al problema. La povertà ha origine in diverse cause ed eliminare solo quella relativa alla mancanza di denaro non è sufficiente se poi a questa misura non fanno seguito forti sistemi di servizi di sostegno agli investimenti, allo sviluppo, all'occupazioone e all'infrastrutturazione.
È su queste misure che occorre puntare se vogliamo, attraverso il sostegno allo stato sociale e alla promozione di solidarietà concreta, uscire dalla crisi economica e porre fine alla povertà.

Al netto delle polemiche e dei proclami, però, credo sia giusto e doveroso dare merito al Governo Emiliano di aver voluto, attraverso questo provvedimento, schierarsi dalla parte delle fasce più deboli, delle persone in difficoltà per ridare loro dignità e un futuro certo.



Ernesto Abaterusso

giovedì 24 settembre 2015

TRINITAPOLI : Dalla Regione Puglia stop al progetto di recupero del Museo Civico


Valorizzare e creare risorse per i beni culturali sui territori. E’ stato questo l’obiettivo ad hoc del bando della Regione Puglia da circa 17 milioni di euro a disposizione dei comuni pugliesi proprio per il restauro e la valorizzazione dei beni architettonici e artistici di proprietà.
Dal 1° settembre al 15 settembre c’è stata la possibilità di presentare il proprio elaborato e, sui 219 progetti presentati, sono 151 quelli ammessi alle verifiche documentali mentre gli altri sono stati stoppati sul nascere per errori, mancanze o non corrispondenza degli enti proponenti.
Nella provincia BAT diversi sono stati i progetti ammessi a verifica: tra questi vi è il restauro ed il risanamento conservativo del monumento “Faro” di Minervino Murge o l’ idea di Spinazzola per il Recupero e restauro delle pertinenze con qualificazione del contesto architettonico urbanistico ambientale con valorizzazione integrata del patrimonio territoriale. La città di Margherita di Savoia ha pensato ai lavori ristrutturazione del famoso Torrione d’avvistamento e fruizione del centro visite sull’archeologia marina mentre Barletta al restauro ed adeguamento funzionale delle strutture sceniche del Teatro Giuseppe Curci.Per Trani vi sono forniture, servizi e lavori accessori per il potenziamento dell’offerta di servizi al visitatore del palazzo delle arti Beltrami.
La nota dolente Trinitapoli, che ha avuto lo stop al progetto di recupero e valorizzazione del Museo civico, già nella fase di preselezione vista l’assenza dell’istanza stessa integrata solo da una dichiarazione,cioè in breve non risultano inviati i documenti necessari; purtroppo si è persa un’altra occasione.
Michele Mininni

mercoledì 22 luglio 2015

TRINITAPOLI : Scambio in culla di due bambine, 26 anni fa. Richiesti 9 milioni alla Regione

Dopo il parto a Canosa di Puglia a una coppia fu consegnata una bimba ora felicemente
sposata. L’altra fu affidata a una famiglia indigente e sottoposta a umiliazioni.

La storia fa venire in mente la trama del film il 7 e l’8 di Ficarra&Picone, uno scambio di neonati che da’ vita all’intreccio di destini e speranze. Ma questa volta il caso è reale e anche molto duro da accettare. Così gli attori di questa storia hanno chiesto un risarcimento dei danni di nove milioni di euro alla Regione Puglia per uno scambio in culla avvenuto 26 anni fa nell’ospedale di Canosa di Puglia. A chiederlo è stata Antonella, la bimba scambiata in culla, i suoi genitori biologici, Michele e Caterina, e il fratello di Antonella, Francesco. La notizia è pubblicata dalla Gazzetta del Mezzogiorno che ricostruisce la vicenda e afferma che l’esame del Dna ha già accertato scientificamente la paternità.
La vicenda
Al momento del parto cesareo, il 22 giugno 1989, nella sala operatoria dell’ospedale di Canosa c’erano due donne. A Michele e Caterina, fu consegnata una bimba che la coppia chiamò Lorena, che a 18 anni è andata via da casa e adesso è sposata. Sembrerebbe che Lorena si sia sempre sentita «fuori luogo». «Non voleva andare a scuola - lamentano i genitori - e poi ha sposato un ragazzo che ha sempre tenuto nascosto». Ma sicuramente è andata peggio a Antonella che finì in una famiglia assolutamente indigente che l’ha sottoposta ad umiliazioni e sofferenze. La ragazza era costretta a dormire con il suo fratello minore che «sin da piccolo era affetto da diabete, durante la notte urinava nel letto che condivideva con Antonella e nonostante ciò le lenzuola non venivano cambiate». Il tutto fino al 2008 quando la ragazza è stata adottata da una famiglia di Foggia. I genitori biologici di Antonella - spiega al quotidiano l’avvocato della coppia, Salvatore Pasquadibisceglie - «hanno cercato di instaurare un rapporto soddisfacente con la figlia Antonella senza ottenere il risultato sperato», perché la ragazza considera i genitori adottivi i suoi veri genitori. Il processo si terrà a fine settembre dinanzi al Tribunale di Trani.
I dubbi
Ma come è stato ricostruito il vero rapporto di parentela? I primi dubbi nascono nel 2012 quando una foto trovata su Facebook fa emergere numerose somiglianze incrociate. E poi la stessa data di nascita e lo stesso ospedale completano il quadro delle ipotesi fino ad arrivare all’analisi del Dna. Antonella ha chiesto alla Regione Puglia il risarcimento di 3 milioni, mentre per quanto patito dalla sua vera madre, dal padre e dal fratello l’assegno atteso è di 6 milioni. Sempre che i soldi possano cancellare un’esistenza vissuta al posto di un’altra persona.

Fonte : Corriere

BARLETTA : Lavori contro erosione costa, parere positivo per la VIA dalla Regione Puglia

Parere positivo dalla Regione Puglia per la Procedura di Via del Progetto ‘Lavori di Difesa dall’erosione del Litorale di Ponente. Le modifiche progettuali riportate nel progetto esecutivo riguardano l’arretramento della barriera soffolta rispetto alla progettazione definitiva di circa 50 metri. La Regione, tramite il Servizio Ecologia, ha rilasciato dunque la verifica di sostanzialità delle modifiche alla progettazione esecutiva dei ‘Lavori di difesa dall’erosione del Litorale di Ponente. Con il parere reso dal Comitato regionale di V.I.A. nella seduta del 17 Luglio 2015 si ritiene che la modifica proposta non rivesta carattere di sostanzialità. I lavori, approvati con deliberazione n. 2692 in data 29 Dicembre 2009 dalla Regione Puglia, avranno un costo complessivo di € 2.700.000,00”.
“Spero – afferma il consigliere regionale Filippo Caracciolo - che i passaggi mancanti per l’inizio dei lavori possano avvenire in tempi strettissimi. Entro il 30 luglio dovrebbe pervenire l’Autorizzazione Paesaggistica di competenza della Soprintendenza per la quale è già stato dato l’ok dalla Commissione Paesaggistica del Comune di Barletta. A seguire l’organismo di ispezione dovrà concludere la procedura di verifica di progetto e la progettazione esecutiva dovrà essere approvata con determinazione dirigenziale. Il procedimento sarà concluso con il verbale di consegna”.
L’impresa che eseguirà i lavori si è impegnata ad accorciare i tempi di esecuzione riducendoli da 180 a 120 giorni in modo da poter concludere l’intervento entro il 31 dicembre 2015, termine ultimo per non perdere le risorse stanziate dal finanziamento regionale. Il progetto contro l’erosione della costa – sottolinea il consigliere regionale Filippo Caracciolo – riguarderà la realizzazione a mare di scogliera di tipo sommerso in massi naturali di cava ad una distanza variabile dalla linea di riva fino ad un massimo di 120 metri e la costruzione di strutture longitudinali (pennelli) costituite sempre da massi di cava dal peso singolo tra i 300 e i 500 kg e riguarderà 2,5 chilometri di costa”.
“La riqualificazione della costa è stato uno degli argomenti con cui ho caratterizzato il mio primo mandato tra i banchi del consiglio regionale. Tra le iniziative sviluppate il Protocollo di Intesa per la riqualificazione costiera sottoscritto da Regione Puglia, Provincia BT e i comuni costieri del territorio da me promosso in qualità di Presidente della V Commissione Ambiente. In linea di continuità con il lavoro sviluppato – conclude Filippo Caracciolo – mi attiverò da subito e per tutta la consigliatura regionale perché gli strumenti di cui ci siamo dotati come il citato Protocollo di Intesa siano utili per intercettare risorse comunitarie e sviluppare interventi strutturali che rendano la costa una delle direttrici più importanti dello sviluppo di tutto il territorio provinciale”.

venerdì 10 aprile 2015

BARLETTA : PIANO URBANISTICO GENERALE SECONDO TAVOLO TECNICO ALLA REGIONE PUGLIA

Ha cominciato questa mattina la sua attività alla Regione Puglia il tavolo tecnico di co-pianificazione urbanistica a cui è stato affidato il compito di “anticipare” le procedure di adeguamento del Piano Regolatore Generale vigente al Piano Territoriale Paesaggistico Regionale, sulla base dell’articolo 97 delle Norme Tecniche di Attuazione. Vi hanno partecipato l’assessore regionale Angela Barbanente, i dirigenti regionali Pace, Lamacchia, Musicco e il funzionario Di Rienzo, l’assessore comunale Azzurra Pelle, il presidente della V^ commissione consiliare permanente Antonio Santeramo, il dirigente Giacomo Losapio e il responsabile dell’ufficio Piano Ernesto Bernardini.
Si compie così un altro passo lungo il percorso avviato dal Comune e la Regione Puglia per coordinare la redazione del Documento Programmatico Preliminare (DPP), e quindi del Piano Urbanistico Generale (PUG), con l’adeguamento del Piano Regolatore Generale (PRG) al nuovo Piano Paesaggistico Territoriale Regionale (PPTR), condividendone gli obiettivi strategici sulla base delle necessità  e delle aspirazioni di sviluppo per il territorio comunale.
Il Comune di Barletta continuerà a sviluppare al tavolo di co-pianificazione il processo di formazione del DPP e del Piano Urbanistico Generale anche in riferimento alla nuova e vigente pianificazione paesaggistica che impegna entrambi gli Enti e il Ministero per i beni e le attività culturali.
Per l’Amministrazione di Barletta si tratta di un passaggio importante per definire con la Regione Puglia l’adeguamento della pianificazione comunale vigente al Piano Paesaggistico Territoriale Regionale, rispettando i tempi previsti dalla norma per l’adeguamento ed evitando duplicazioni nei procedimenti amministrativi.
Sarà così possibile conseguire la celere definizione del Documento Programmatico Preliminare contestualmente all’adeguamento della pianificazione in coerenza con il Piano Paesaggistico Regionale.


giovedì 26 marzo 2015

BARLETTA : Piano Urbanistico Generale, tavolo tecnico alla Regione Puglia

Il Comune di Barletta costituirà il “Primo caso applicativo” dell’adeguamento dei Piani Urbanistici Territoriali al Piano Paesaggistico territoriale della Regione Puglia. E’ il risultato dell’incontro svoltosi questa mattina con l’assessore regionale Angela Barbanente, a cui hanno partecipato il sindaco Pasquale Cascella, l’assessore Azzurra Pelle, il presidente della V Commissione Consiliare permanente Antonio Santeramo, il vice presidente del Consiglio Comunale Sandro Scelzi, il capogruppo del Pd  Pasquale Ventura, i progettisti Nicola Fuzio e Renato Cervini, il dirigente Giacomo Losapio e il responsabile dell’Ufficio di Piano Ernesto Bernardini, a seguito del pronunciamento del Consiglio Comunale sulla proposta di delibera riguardante i “Primi adempimenti” al Piano urbanistico territoriale tematico/paesaggistico (PUTT/p). Tenendo conto che da oggi, con la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia, il Piano urbanistico territoriale tematico/paesaggistico (PUTT/p) cessa di avere effetti ed entra in vigore il Piano Paesaggistico Territoriale Regionale (PPTR), tra l’Amministrazione comunale e l’Assessorato regionale si è convenuto di avviare una procedura di copianificazione che impegni entrambi gli enti e il Ministero per i Beni e le Attività culturali. In particolare, il Comune di Barletta potrà utilizzare gli elementi conoscitivi che erano stati predisposti per i “Primi adempimenti al Piano urbanistico territoriale tematico/paesaggistico (PUTT/p)”  per definire il Documento Programmatico Preliminare (DPP) funzionale al Piano Urbanistico Generale, “anticipando” così le “procedure di adeguamento del Piano Regolatore Generale vigente al Piano Territoriale Paesaggistico Regionale, sulla base dell’articolo 97 delle Norme Tecniche di Attuazione”.
In questo senso l’Amministrazione “procederà tempestivamente a un atto di indirizzo in cui saranno specificati i contenuti e le procedure del percorso concordato, da sottoporre alla valutazione del Consiglio Comunale”.
“E’ importante - ha affermato il sindaco - che si confermi la volontà e l’esigenza di dotare il Comune di Barletta di strumenti per affrontare adeguatamente le esigenze di rigenerazione e riqualificazione urbana. Così come è importante che la Regione Puglia abbia riconosciuto la linearità e la validità sostanziale dei “Primi adempimenti al Piano urbanistico territoriale tematico/paesaggistico (PUTT/p)” che, anche se non approvati dal Consiglio Comunale, potranno essere sostanzialmente utilizzati nell’ambito delle procedure previste dall’articolo 97 delle Norme Tecniche di Attuazione del Piano Paesaggistico Territoriale Regionale (PPTR). Resta per il Comune il fermo impegno a voltare pagina e andare avanti con regole certe e procedimenti trasparenti”.

 Da parte sua, l’assessore Pelle ha sottolineato come sia significativo che i rappresentanti della Regione abbiano tenuto a “precisare come la vigenza temporale dei territori costruiti, in particolare quelli costieri, sarebbe stata, e  a maggior ragione resta, sottoposta a tutela statale e quindi ad autorizzazione paesaggistica”.

sabato 21 marzo 2015

BARLETTA : PIANO URBANISTICO GENERALE, IL 23 MARZO ALLE 10.30 UN TAVOLO TECNICO PRESSO LA REGIONE

Si riunirà lunedì 23 marzo alle ore 10.30 presso l'Assessorato alla qualità del territorio della Regione Puglia un tavolo tecnico per esaminare il percorso di formazione del Piano Urbanistico Generale di Barletta, con particolare riferimento agli aspetti paesaggistici, a seguito delle attività di co-pianificazione svolte dalle competenti strutture tecniche e delle decisioni intervenute nell’ultima riunione del Consiglio comunale.

L’Assessore regionale Angela Barbanente ha accolto la richiesta del sindaco Pasquale Cascella di aprire il tavolo ai rappresentanti della V Commissione  consiliare permanente “Programmazione e pianificazione del territorio” e ai capigruppo del Consiglio comunale al fine di poter procedere, nel rispetto del Piano Paesaggistico della Regione, sulla strada della pianificazione urbanistica con il Documento Programmatico preliminare al Piano Urbanistico Generale. 

lunedì 2 marzo 2015

PUGLIA : Il meglio della Puglia verso Expo Milano

A bordo del Treno Verde gli Ambasciatori del territorio
Dal grano, all’olio, alla burrata e ai pomodori: ecco le realtà che valorizzano i territori

Vendola firma il Manifesto della Nuova Agricoltura
Legambiente: “L’Italia è il primo Paese in Europa per prodotti tipici certificati. Con questa iniziativa vogliamo valorizzare tutte quelle esperienze che rappresentano un modello vincente e concreto di economia sostenibile. Auspichiamo che la Regione Puglia favorisca l’accesso dei giovani all’agricoltura e contrasti l’abbandono e il consumo dei nostri suoli agricoli rilanciando nel contempo l’occupazione”


Dall’olio degli olivi secolari pugliesi, ai legumi tradizionali dell'Alta Murgia, grano duro e cerali, pomodori e cetrioli e ancora una grande varietà di formaggi tra cui il Pallone di Gravina e la burrata di Andria. Tutto coltivato e prodotto con metodi biologici e da aziende che hanno scelto di innovare il loro processo di produzione e trasformazione rispettando la biodiversità dei luoghi, l’ambiente e la qualità delle materie prime. Il vero fiore all’occhiello della Puglia.
Sono queste alcune delle eccellenze dell’agricoltura di qualità pugliese consegnate al Treno Verde dagli Ambasciatori del Territorio che questa mattina hanno inaugurato la tappa di Bari del convoglio ambientalista (in sosta al binario 1 ovest della stazione centrale fino a domani, martedì 3 marzo). Prodotti ed esperienze che accompagneranno il viaggio2015 dellastorica campagna nazionale di Legambiente e Gruppo Ferrovie dello Stato dedicato all’agricoltura e all’alimentazione in vista di Expo Milano, l’esposizione universale su alimentazione e nutrizione in programma dal primo maggio nel capoluogo lombardo.
Gli Ambasciatori del Territorio, iniziativa promossa da Legambiente e Alce Nero, ha avuto per protagonisti i primi agricoltori e realtà agricole che producono nel rispetto del patrimonio ambientale, sociale e culturale dei loro territori. Insieme a loro Legambiente ha presentato il suo Manifesto della Nuova Agricoltura, sottoscritto a bordo del Treno anche da Nichi Vendola, presidente Regione Puglia, Fabrizio Nardoni, assessore all'Agricoltura della Regione Puglia; Cesare Veronico, presidente Parco Nazionale dell’Alta Murgia. Con loro Legambiente ha, inoltre, lanciato il “Progetto Conversione”, una sfida che si pone come obiettivo quello di aumentare le produzioni biologiche in Italia nei prossimi 6 anni, estendendole dal 10% al 20% della superficie agricola entro il 2020.
“L’Italia è il primo Paese in Europa per prodotti tipici certificati. Con l’iniziativa di oggi  vogliamo valorizzare gli ambasciatori del territorio pugliesi, ossia agricoltori e aziende agricole, che producono nel rispetto del patrimonio ambientale sociale e culturale dei loro territori. Esperienze che rappresentano un modello vincente e concreto di economia sostenibile” - commentaFrancesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia - A proposito di esperienze concrete auspichiamo che la Regione Puglia elimini ogni ostacolo per l’attuazione immediata della legge che favorisce l’accesso dei giovani all’agricoltura e contrasti l’abbandono e il consumo dei nostri suoli agricoli rilanciando nel contempo l’occupazione”.
“L’agricoltura oggi può essere il più importante alleato per le attuali sfide ambientali e per lo sviluppo dell’economia verde. Una nuova agricoltura, che delineiamo nel nostro Manifesto, già all’opera, praticata da molti agricoltori italiani ed europei, attenti ai processi naturali e alla complessità e specificità locale degli ecosistemi e capaci di innovare, sia sperimentando nuove tecnologie che attingendo agli antichi saperi della cultura rurale – dichiara Davide Sabbadin, portavoce del Treno Verde -. Un’agricoltura che può destare impegno professionale e passione nei giovani, riportandoli a questo antico mestiere, che richiede professionalità e cultura adeguata all’altezza delle sfide e che può garantisce cibo buono e salute, tutela delle risorse naturali e della varietà genetica, tutela dei saperi e dei sapori che rendono unico e irripetibile ogni territorio italiano, ospitalità, bellezza del paesaggio”.


martedì 10 febbraio 2015

PUGLIA : “MINACCE A POLITICI PER COARTARNE LA VOLONTA'".

“Non ricordo altri casi di minacce esplicite fatte a Consiglieri regionali, per coartarne il voto in aula. È un’intromissione illegittima che viola la libertà garantita dalla Costituzione ai Consiglieri regionali nell’espressione del voto. Una violenza politica ancor più grave perché compiuta da un magistrato”. Lo dichiara il Vicepresidente del Consiglio regionale, Nino Marmo. “Quello che ha fatto Michele Emiliano –aggiunge- minacciando di non ricandidare i consiglieri che voteranno contro la doppia preferenza, in virtù del suo potere di segretario regionale del Pd, è un episodio di gravità assoluta, che mina l’esercizio delle funzioni istituzionali. Così come è altrettanto deprecabile che abbia intimato di escludere dalla sua coalizione tutti coloro che abbiano intenzione di chiedere il voto segreto o che, pur in presenza di quest’ultimo, non rendano visibile il proprio. La politica non può accettare minacce, avvertimenti, ricatti e qualsiasi azione diretta ad intimidire e dirigere dall’esterno la volontà di chi è chiamato a votare in libertà e coscienza. Ci saremmo aspettati, in questo caso, uno scatto di dignità da parte dei Consiglieri che hanno subito il torto, per rispetto dell’istituzione di cui fanno parte, ma tutto tace. Se Emiliano vuole violare la Costituzione e le leggi ed esercitare un potere dittatoriale, lo faccia nelle stanze del suo partito, dove ci sono persone evidentemente pronte ad accettarlo –conclude Marmo- ma si guardi bene dal farlo ancora nei luoghi istituzionali”.


Federica Stea

lunedì 9 febbraio 2015

BAT : Turismo congressuale alla BIT 2015

La Regione Puglia ha selezionato la proposta “Puglia Imperiale MICE” del Patto Territoriale Nord Barese-Ofantino, inserendola nel programma di promozione che verrà presentato in occasione della BIT di Milano: appuntamento giovedì 12 febbraio alle ore 13 (Stand Regione Puglia) in un incontro promosso dall’Agenzia Puglia Promozione.

  Un importante riconoscimento è stato assegnato dalla Regione Puglia al Patto Territoriale Nord Barese-Ofantino nell’ambito del progetto “MICE in Italia (Meetings, Incentives, Conferences, and Exhibitions)”, che si propone di valorizzare l’offerta del sistema congressuale e di sostenere le azioni di commercializzazione soprattutto verso i mercati esteri, per stare al passo con la competizione internazionale: la proposta Puglia Imperiale MICE” è stata infatti selezionata fra i quattro Club di Prodotto del segmento Business & Incentive, e sarà presentata in occasione della BIT di Milano nella giornata di giovedì 12 febbraio (Stand Regione Puglia).
   Obiettivo del progetto regionale è la qualificazione dell’offerta turistica congressuale pugliese con l’incentivazione di forme associative, per consolidare la strategia di apertura verso nuovi segmenti turistici e nuovi mercati, favorendo la competitività e la sostenibilità delle destinazioni congressuali di eccellenza pugliesi e la promozione di un sistema integrato di offerta turistica.
   La proposta del Patto Territoriale Nord Barese-Ofantino (selezionata dall’Area politiche per la promozione del territorio, dei saperi e dei talenti della Regione Puglia, insieme a “Bari Convention Bureau”, “Apulia2Event” e  Micexperience”) mira a promuovere la destinazione “Puglia Imperiale MICE” mettendo insieme in un Club di Prodotto una filiera di imprese della nostra area territoriale: si tratta di Food Staff di Andria, Piccoli Piaceri (Hotel Ottagono) di Andria, S&T Communication di Corato, I Monelli srl di Corato, Pacodriver autoservizi di Trani, Corte Bracco dei Germani di Corato, Hotel Parco Serrone di Corato, Nicotel di Corato, Barletta e Bisceglie, Eta Puglia di Trani.  Hanno aderito al progetto anche Nova Apulia di Lecce, Hotel dei Cavalieri di Barletta, Hotel Trani, Di Toma Bus Service di Trani e Masseria San Magno di Corato.
  Un insieme di imprese che, per quanto riguarda le strutture congressuali, rappresentano 7 Hotel con sedi congressuali, un Centro Congressi, 2 società di gestione di siti museali e castelli, 1 masseria storica; come imprese di servizi, il Club di Prodotto è rappresentato invece dalla DMO Puglia Imperiale, 1 Agenzia di viaggi, 1 Cooperativa di produzione e lavoro nei servizi di ristorazione e catering, 1 Impresa di servizi tecnologici per eventi e congressi, 1 Impresa di servizi di allestimento per l’organizzazione di grandi eventi, 1 Impresa di servizi di trasporto ed 1 Impresa di servizi turistici di accoglienza.  Tutto questo raggruppamento compre l’intera filiera dei servizi fondamentali e ausiliari del segmento Turismo Congressuale nell’area identificata turisticamente come “Puglia Imperiale”, composta dai Comuni di Andria, Barletta, Bisceglie, Canosa, Corato, Margherita di Savoia, Minervino, Ruvo, San Ferdinando, Spinazzola, Terlizzi, Trani e Trinitapoli, che può contare 20 strutture alberghiere a 4 e 5 stelle, per un totale di circa 1.350 posti letto, circa il 55% della capacità ricettiva del comparto business dell’intera area territoriale. Il Patto Territoriale nord barese-ofantino ha il compito di coordinare e rappresentare in forma unitaria quest’area caratterizzata da una concentrazione di attrattori culturali, paesaggistici, naturalistici ed enogastronomici che rappresentano un unicum nel panorama dell’offerta turistica nazionale ed internazionale.


                                                           L’Ufficio Stampa

martedì 3 febbraio 2015

BAT : Siti inquinati,nella provincia sono 153. La Regione Puglia rinnova convenzione per monitoraggio.

E’ stata rinnovata la convenzione tra Regione Puglia e Forze dell’Ordine per il monitoraggio e il controllo dei siti inquinati. L’accordo per il 20015 è stato sottoscritto dall’assessore regionale all’Ambiente, Lorenzo Nicastro e dai vertici regionali di Gdf, Cc-Noe, Cfs, Arpa e Cnr. La somma destinata dalla Regione è di 410mila euro.
“La Puglia continua ad investire nella tutela del territorio e nel contenimento dei rischi di contaminazione. Un obiettivo che la Regione – ha spiegato Nicastro – sceglie di perseguire attraverso il concreto sostegno economico alle attività di monitoraggio dei soggetti preposti”.
“Il rinnovo, per il nono anno consecutivo, della convenzione che firmiamo oggi con le forze dell’ordine si inserisce appieno – evidenzia Vendola - nelle politiche ambientali promosse in questi anni dalla Regione Puglia. I risultati sono straordinari e ci incoraggiano a proseguire nelle azioni di monitoraggio dei siti inquinati nel nostro territorio”.
Dai dati, che sono stati diffusi in occasione della sottoscrizione, emerge che dei 687 interventi registrati nel 2014 (su 3154 dal 2007) l’84% circa si riferisce a realtà di illecito abbandono, sulle quali Comuni e Province, anche grazie al sostegno finanziario della Regione, sono intervenuti bonificando le aree.
La ripartizione per provincia dei siti vede in testa Taranto (781), seguita da Lecce (720), Bari (571), Foggia (501), Brindisi (428) e Bat (153).

lunedì 2 febbraio 2015

BAT : Ecomusei in Puglia, la Giunta regionale ne approva 9. Neanche uno nella sesta provincia

E’ stata approvata il 29 gennaio scorso la deliberazione di Giunta regionale che, in attuazione della legge regionale n. 15/2011 (Istituzione degli ecomusei in Puglia) e a seguito del parere favorevole sul riconoscimento di “ecomuseo di interesse regionale” espresso dalla Consulta regionale per gli ecomusei, approva i seguenti 9 Ecomusei:
1) Ecomuseo della Valle d’Itria (ambito territoriale: comuni di ABEROBELLO, CISTERNINO, FASANO, LOCOROTONDO, MARTINA FRANCA, MONOPOLI)
2) Ecomuseo dei Paesaggi di Pietra di Acquarica di Lecce (ambito territoriale: comune di VERNOLE)
3) Ecomuseo “EUB – Ecomuseo Urbano Botrugno” (ambito territoriale: comune di BOTRUGNO)
4) Ecomuseo dei Paesaggi Culturali del Capo di Leuca (ambito territoriale: comune di ALESSANO)
5) Ecomuseo Museo Diffuso Castello d’Alceste (ambito territoriale: comune di SAN VITO DEI NORMANNI)
6) Ecomuseo Valle del Carapelle (ambito territoriale: comuni di ASCOLI SATRIANO, CARAPELLE, ORDONA, ORTA NOVA, STORNARA, STORNARELLA)
7) Ecomuseo Museo Diffuso di Cavallino (ambito territoriale: comune di CAVALLINO)
8) Ecomuseo del Paesaggio delle Serre Salentine (ambito territoriale: comune di NEVIANO)
9) Ecomuseo del Poggio di Mola di Bari (ambito territoriale: comune di MOLA DI BARI).
Per il momento l’unica provincia priva di un’area tutelata in qualità di Ecomuseo risulta essere dunque la BAT. Nel 2011, subito dopo l’approvazione della legge regionale, l’interesse si era concentrato sull‘area archeologica di Canne e di Ariscianne, a Barletta.
“Sono questi i lusinghieri risultati di una Legge innovativa che,- dice la vicepresidente Barbanente,relatrice del provvedimento- con l’istituzione degli ecomusei, mira a recuperare e valorizzare la memoria storica, l’identità collettiva e il patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico della Puglia nella forma del museo diffuso. Gli ecomusei, come vera e propria comunità di pratiche, contribuiscono a rendere noti e fruibili sia da parte delle popolazioni locali sia da parte dei visitatori, i variegati paesaggi pugliesi, nelle indissolubili relazioni tra ambiente naturale e ambiente antropizzato, per orientare il futuro del territorio verso uno sviluppo durevole e sostenibile. ”
Comunque il Gruppo di lavoro della Consulta regionale per gli ecomusei ha già istruito ulteriori 5 domande di riconoscimento della qualifica di “ecomuseo di interesse regionale” pervenute alla Consulta nel 2014.

lunedì 26 gennaio 2015

BARLETTA : Rischio sismico, la Regione Puglia approva graduatoria interventi, alla città i maggiori contributi

In merito agli interventi finanziati dalla Regione Puglia per la prevenzione del rischio sismico, approvata la graduatoria regionale provvisoria relativa agli interventi di privati con delibera di Giunta Regionale n. 2598 del 11/12/2014 pubblicata sul Bollettino Ufficiale Regionale n. 7 del 16/01/2015. La città di Barletta, con le sue 31 domande di contributi tutte accettate, risulta destinataria di maggiori contributi in ambito regionale.
La disponibilità economica messa a disposizione dalla Regione Puglia è pari complessivamente a € 1.550.000,00. Per gli edifici privati le domande ritenute ammissibili sono pari a 438 di cui 50 pervenute dalla provincia di Barletta-Andria-Trani. Le azioni che saranno finanziate con il contributo regionale riguarderanno interventi strutturali di rafforzamento locale o di miglioramento sismico o, eventualmente, di demolizione e ricostruzione degli edifici privati. Grazie ai contributi della Regione Puglia saranno avviati cantieri per i lavori di prevenzione che daranno ossigeno all’economia locale e rappresentano anche una forma di sostegno ai livelli occupazionali del nostro territorio.
“La prevenzione del rischio sismico è fondamentale per la tutela del territorio. Sono soddisfatto delle numerose richieste di contributi giunte alla Regione dal territorio della BAT.- dichiara il consigliere Filippo Caracciolo- Da presidente della V Commissione regionale che si occupa di materie quali l’Ecologia, la Tutela del Territorio e delle Risorse Naturali, la Difesa del suolo, le Risorse Naturali penso che si debba fare sempre di più per sensibilizzare la cittadinanza sull’importanza della prevenzione del rischio sismico. Dobbiamo conoscere e rispettare il territorio in cui viviamo prendendo piena consapevolezza dei rischi collegati ad eventi sismici che vanno aiutati con l’educazione e la conoscenza delle dovute misure di sicurezza. Educare al terremoto significa fare informazione e formazione, promuovendo la coscienza del rischio e della vulnerabilità dell’ambiente. Con l’obiettivo – conclude Filippo Caracciolo – di promuovere comportamenti individuali e sociali positivi e ridurre il rischio stesso”.