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mercoledì 13 settembre 2017

Tratta ferroviaria Barletta-Canosa-Spinazzola. Di Bari (M5S): “No al trasporto rifiuti con la scusa di un fantomatico polo innovativo”

“Il potenziamento della tratta ferroviaria Barletta-Canosa-Spinazzola deve avere lo scopo di garantire un servizio di trasporto essenziale per studenti e lavoratori, non il trasporto notturno di rifiuti in un’area adiacente alla stazione di Spinazzola giustificato dalla Regione con  la creazione di un fantomatico polo innovativo”. Lo dichiarano la consigliera  regionale del M5S Grazia Di Bari e le consiglieri comunali pentastellate di Spinazzola Anna Serchisu e Mariella Carbone.
Il potenziamento infrastrutturale della linea ferroviaria, dal costo di 26 milioni di euro,è inserito nel “Piano triennale dei servizi  di trasporto pubblico regionale e locale 2015-2017 della Regione Puglia”.  Tra i punti del piano è previsto il trasporto notturno di merci nell’area produttiva di Spinazzola per la creazione di un “polo ad elevato contenuto di innovazione nel settore della produzione da materiali da riciclo”
“Il problema – incalza Di Bari – è che il polo innovativo non esiste e mai esisterà, perchè il Piano regionale dei rifiuti, fermo da 4 anni, non lo prevede. Ci chiediamo  allora quale visione politica, economica ed ambientale ci sarebbe nel pensare a Spinazzola come centro di “spaccio” di rifiuti con la scusa del “polo innovativo”? Domande che rivolgiamo all’Assessore ai trasporti  da cui speriamo di avere presto una risposta.”
Anche la Provincia BAT, tra l’altro,  nello schema di Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale Barletta Andria Trani del 2014 prevedeva che “l’area produttiva di Spinazzola, adiacente alla stazione ferroviaria di Spinazzola che costituisce il nodo di interconnessione tra la linea Barletta-Spinazzola e la dorsale Rocchetta S. Antonio – Gioia del Colle, è ottimale per garantire, ove necessario, un’accessibilità su ferro dall’intero territorio regionale prerequisito indispensabile nel caso in cui si intenda dar seguito alla previsione di creazione di un polo produttivo di trasformazione di prodotti da riciclo a servizio dell’intero territorio regionale”. Valutazione fatta già anni prima quando il Presidente della Provincia BAT era l’attuale Consigliere regionale Francesco Ventola e, come noto, senza esiti.
“Quando pensiamo alla tratta ferroviaria Barletta–Canosa–Spinazzola – continuano le consigliere pentastellate – pensiamo al bene dei cittadini e anche alle enormi possibilità per il turismo, visto che finalmente ci sarebbero dei collegamenti per Canosa, che vanta uno dei più importanti siti archeologici italiani, per Barletta con il Museo di Canne della Battaglia e per Spinazzola stessa. Per questo esprimiamo il nostro totale disaccordo verso l’idea di un trasporto notturno di rifiuti dal momento che con la scusa di garantire un servizio pubblico essenziale, si potrebbe tentare di favorire gli interessi di pochi nel business dei rifiuti, a discapito di un territorio già morente che, lo ricordiamo, non è poi così lontano dal sito di Grottelline, ancora in attesa di parere contrario ufficiale della Regione Puglia per la scellerata proposta di aprirvi una discarica. A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca”.

mercoledì 23 dicembre 2015

ANDRIA : Consiglieri M5S, "Rifiuti, doppia personalità o doppie poltrone?"

“Tramite la deliberazione dell’OGA/BT n°16 del 09.11.2015, abbiamo appreso che il Sindaco di Andria ha candidato la nostra città (foglio 11, particelle 245 e 249) per un impianto di compostaggio”. I consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle intervengono sul tema rifiuti con la seguente nota.
“Innanzitutto una premessa: queste notizie dobbiamo andarle sempre a cercare con il lanternino, poiché il nostro Sindaco tende a fare mistero delle cose che avvengono sul tema rifiuti, un po’ come è successo per l’impugnativa degli aumenti Tasi ed Imu. Sappiamo tutti com’è andata. Stessa storia per il tema rifiuti, su cui il Sindaco gioca a nascondersi, splendido silente dopo gli arresti, le richieste di rinvio a giudizio, tre procure inquirenti, la discarica chiusa per problemi ambientali, aumenti vertiginosi della relativa tassa e presunti inadempimenti del servizio raccolta mai chiariti.
Sull’impianto di compostaggio ci è toccato ricostruire la lunga e fino ad ora infruttuosa vicenda: con deliberazione di consiglio comunale n°33 del lontano 16.04.2012 si proponeva la localizzazione di un impianto di compostaggio (che serve a trattare la frazione umida della raccolta differenziata) presso l’impianto “previsto” di trattamento meccanico-biologico, ad oggi ancora non realizzato, in contrada San Nicola la Guardia, dove oggi troneggia la discarica, chiusa per vari problemi. La proposta veniva avanzata all’epoca dal Sindaco di Andria, Nicola Giorgino, per il tramite del Presidente uscente dell’allora ATO/BA1, l’avvocato Nicola Giorgino, al subentrante Commissario ad acta, un tale Nicola Giorgino, questione che negli anni successivi sarebbe stata ereditata dal Presidente dell’OGA/BT Nicola Giorgino che l’avrebbe affrontata unitamente al Presidente dell’ARO2/BT Giorgino. No, non è un caso di omonimia o ubiquità. Si tratta sempre del nostro Sindaco multitasking.
Da novembre 2012 si passa al maggio 2013 e successivamente al settembre 2013, periodi nei quali la Regione Puglia incontra gli OGA: all’organismo della BAT – presieduto, come detto, da Giorgino – vengono fissate le modalità di erogazione e l’ammontare delle risorse finanziarie assegnate, unite all’attribuzione del potere di individuare gli interventi necessari. Il nostro OGA/BT con deliberazione n°3 del 16 maggio 2014 individua gli interventi da realizzare e prevede due impianti di compostaggio, uno nel territorio dei Comuni di Barletta – Trani – Bisceglie e l’altro nel territorio dei Comuni di Andria – Canosa – Minervino – Spinazzola. A questo punto si sarebbe dovuto partire. E invece no, tutto tace. Si arriva così al 23.07.2015, quando improvvisamente la Regione Puglia comunica al Presidente dell’OGA/BT Nicola Giorgino di aver chiuso favorevolmente l’istruttoria per la realizzazione dell’impianto di compostaggio a Spinazzola, assegnando 4 milioni di euro. E la richiesta di Andria del 2012? Niente paura, poiché con comodo, dopo soli tre anni, a novembre 2015 viene chiarito che c’è stata solo una “incomprensione” tra la Regione Puglia, il Presidente dell’OGA Nicola Giorgino e il Presidente dell’ARO2/BT Nicola Giorgino sull’ubicazione dell’impianto di compostaggio, che tramite la già citata deliberazione OGA n°16 viene localizzato in territorio andriese, con finanziamento regionale da rideterminare a causa del tempo perso con la “errata” localizzazione a Spinazzola.
In definitiva, alle porte di un nuovo anno, dopo tutto questo girò di carte dal 2012, siamo arrivati ad individuare solo la località (con tanto di foglio e particelle) di ubicazione dell’impianto di compostaggio, da realizzare chissà come e chissà quando. In questa occasione terremo per noi le nostre conclusioni e lasceremo ai cittadini andriesi l’arduo compito di individuare le responsabilità di tale incredibile pasticcio tra i vari personaggi citati. Nel frattempo, consigliamo al Sindaco di consultarsi con se stesso per arrivare a comprendere se il suo è un problema di doppie o triple personalità o doppie o triple poltrone. Noi propendiamo per questa seconda opzione”.

giovedì 3 settembre 2015

BARLETTA : Timac , M5S “Regione riconosca le proprie responsabilità nel rilascio dell'Aia”

“Questa mattina abbiamo partecipato all’audizione indetta in V Commissione inerente lo stabilimento Timac AGRO Italia Spa sito in Barletta - dichiarano i Consiglieri del Movimento Cinque Stelle Viviana Guarini e Cristian Casili - e abbiamo ribadito l’importanza del rispetto del principio di assunzione di responsabilità”.
Un confronto tra i diversi enti, quali Regione, Arpa, Asl, Comune e Provincia, quello tenutosi questa mattina in V Commissione.
“La vicenda riguardante la Timac è articolata e complessa, e basta guardare allo storico - ribadiscono Guarini e Casili - per rendersi conto che sono ormai anni che la vicenda va avanti. L’area è contaminata, ma nonostante la necessità di bonifica, è ancora tutto bloccato a causa della mancata individuazione del soggetto inquinante responsabile”.
“Tuttavia riteniamo di dover far luce su quelle che ci sembrano essere delle mancate assunzioni di responsabilità da parte della Regione, ricordando infatti che al momento del rilascio dell’ AIA, gli enti erano già a conoscenza di una situazione di potenziale contaminazione determinata dal ciclo produttivo dell’Azienda, tale da rendere necessarie indagini ambientali, così come riportato anche in Bollettino Ufficiale datato 15 Dicembre 2011”, puntualizzano duramente i consiglieri pentastellati. E proseguono: “E’ per questo che questa mattina abbiamo chiesto come mai l’AIA sia stata rilasciata nonostante queste prescrizioni, sottolineando che prevenire sarebbe stato meglio che curare, e che ancora oggi la Regione, accogliendo soltanto parzialmente le valutazioni tecniche rese da Provincia, Comune e direzione scientifica, continua a mostrare un atteggiamento cauto, tale da sembrare quasi protettivo nei confronti dell’azienda stessa”.
“Ad oggi occorre quindi mettere in atto non solo un monitoraggio serio ma anche, laddove non sia stato fatto, uno studio di caratterizzazione dell’inquinamento della falda per individuare gli attori responsabili”.
“Diversamente da quanto asserito dal Presidente Caracciolo ad inizio audizione - aggiungono - crediamo fortemente che la responsabilità degli organi regionali non sia solo quella di tutelare la salute ambientale e dei cittadini, ma anche quella di contribuire all’individuazione dei responsabili dell’inquinamento, proprio nel rispetto del principio che è alla base della stessa tutela ambientale: chi inquina paga”.
“Teniamo -  concludono infine Guarini e Casili - a dissociarci dalle parole dure che il Presidente ha utilizzato riferendosi ai comitati locali, accusandoli di essere fautori di un “terrorismo psicologico che mina il lavoro serio degli enti”, e sottolineando invece come spesso sia proprio il lavoro costante e approfondito di questi comitati locali non solo a tenere alta l’attenzione della cittadinanza verso il rispetto dell’ambiente, ma soprattutto a stimolare una presa di coscienza di fenomeni che dovrebbero interessare sempre la cittadinanza tutta”.

sabato 18 luglio 2015

ANDRIA : «E’ “disavanzo tecnico” e non debito”. Pentastellati impreparati o in malafede?»

Il consigliere comunale di “Andria in Movimento”, Francesco Lullo,
bacchetta il deputato M5S e i componenti del gruppo consiliare

La consigliatura è appena cominciata e i “cittadini” pentastellati andriesi perdono la prima occasione per evitare una figuraccia.
Il loro onorevole “portavoce” prima e i suoi fidi scudieri “cittadini” poi si sono lanciati in un’ardita “operazione – menzogna” a proposito dei conti del Comune di Andria, denunciando un presunto debito superiore ai 49 milioni di euro al 31 dicembre 2014.
La materia è delicata e complessa, ma il teorema grillino non ha alcun fondamento.
Semplicemente: a partire dal 1° gennaio 2015 sono entrate in vigore le nuove regole, introdotte dal Governo Renzi, per la contabilità degli Enti locali.
Ma questo, a quanto pare, l’onorevole “portavoce” non lo sa o fa finta di non saperlo. Eppure gli sarebbe bastato fare un giro sul sito internet del Ministero dell’Economia e Finanza per accorgersi che il Comune di Andria – come tutti i Comuni d’Italia – ha dovuto procedere al riaccertamento straordinario dei residui imposto dal processo di riforma dell’ordinamento contabile pubblico denominato Arconet (sigla che significa Armonizzazione Contabile degli Enti Territoriali) che punta a rendere omogenei i bilanci delle amministrazioni pubbliche.
La nuova contabilità, infatti, impone l’applicazione di una serie di vincoli e accantonamenti obbligatori, in particolare al fondo crediti di dubbia esigibilità, calcolato sulle mancate riscossioni delle entrate riferite ad esercizi precedenti e al fondo rischi contenzioso. Il comune di Andria ha dato attuazione alle norme nazionali riguardanti l’armonizzazione dei sistemi contabili. Con il riaccertamento straordinario dei residui è stata fatta un’importante operazione di riordino e pulizia dei residui di bilancio con la cancellazione al 31/12 dei residui attivi e passivi non correlati da obbligazioni giuridiche non perfezionate.
Lasciando da parte i tecnicismi, secondo le nuove norme non siamo di fronte a un “debito”, bensì a un “disavanzo tecnico”, così come lo definisce la stessa legge. E sempre la stessa legge fissa in trent’anni il massimo del tempo per azzerare quelle somme.
La figuraccia degli esponenti pentastellati è evidente.
Loro, sostenitori della democrazia via internet, non sanno o fanno finta di non sapere che il disavanzo tecnico – giusto per fare qualche esempio – a Terni è pari a 55 milioni, a Roma ammonta a 850 milioni, a Lecce si aggira intorno agli 80 milioni e anche nei Comuni a guida Cinquestelle la situazione non è migliore, tant’è che a Ragusa l’assessore al Bilancio rischia il posto e gli stessi consiglieri di maggioranza borbottano.
L’onorevole “portavoce” e i neo eletti “cittadini”, invece di impiegare il tempo a lanciare slogan e raccontare cose non corrispondenti alla realtà, dovrebbero dedicarsi maggiormente alla ricerca e allo studio dei provvedimenti legislativi e all’approfondimento delle operazioni imposte dalle norme nazionali.
E questi erano i candidati alla guida della città? Approssimativi, superficiali, impreparati, avrebbero portato Andria nel baratro.
Loro continuino pure a vendere fumo. Li aspettiamo alla prova del Consiglio comunale.

Francesco Lullo

venerdì 17 luglio 2015

ANDRIA : «Debito del Comune di Andria 49 milioni, conto salato per i cittadini andriesi»

A seguito del rapporto dei revisori dei conti del Comune di Andria, i consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle hanno diffuso sui social network e su vari organi di informazione lo sconcerto per il disavanzo di amministrazione alla data del 1 gennaio 2015. «Siamo convinti che il sindaco debba dare spiegazioni e anche molto in fretta, perché non è possibile che cambino in questo modo le carte in tavola» hanno dichiarato i consiglieri comunali del M5S Michele Coratella, Doriana Faraone, Donatello Loconte, Vincenzo Coratella e Pietro Di Pilato.
Con la deliberazione di giunta n° 110 del 3 luglio 2015, l'amministrazione comunale ha dovuto effettuare un riaccertamento straordinario dei residui del bilancio comunale. In sostanza, il disavanzo di amministrazione alla data del 1 gennaio 2015 è stato rideterminato in oltre 49 milioni di euro. I revisori dei conti del comune, nella loro relazione del 2 luglio u.s., si sono riservati di esprimere un parere sulle modalità di recupero del maggiore disavanzo che verranno portate all'esame del consiglio comunale.
«Sulle spalle dei cittadini andriesi grava una situazione che il sindaco ha ritenuto di sottovalutare e addirittura di schernire in campagna elettorale» continuano i consiglieri comunali andriesi pentastellati. «L'enorme disavanzo di bilancio, causato da una massa di crediti di dubbia esigibilità, pignoramenti per milioni di euro presso la tesoreria comunale, effettuati da creditori stanchi di aspettare, una lista infinita di altri creditori in attesa di incassare il dovuto anche da oltre un anno, sono il risultato di una politica strategicamente sbagliata».
I consiglieri comunali del M5S paventano addirittura ulteriori possibili debiti, visto che i creditori potrebbero decidere di avvalersi di ulteriori pignoramenti, con aggravio di interessi e spese legali, senza contare che non sono noti tutti i contenziosi che vedono coinvolto il Comune, tema che potrebbe generare altri debiti fuori bilancio. «Di fronte a tanto disastro - aggiungono dal Movimento 5 Stelle Andria -prendiamo atto del sostanziale silenzio di un'amministrazione ormai annichilita dalla sua stessa incapacità. Abbiamo avuto l'interessamento della Corte dei Conti, la conferma della sentenza di appello e la nuova normativa sui bilanci ha fatto volare via ogni chiacchiera. Ormai non possono neanche più attribuire responsabilità alla precedente amministrazione, poiché trattasi di loro stessi».
Ma quando si terrà questa seduta di Consiglio Comunale sul bilancio non è ancora chiaro. La giunta tecnica dovrà fare una proposta di ripiano del disavanzo che la maggioranza politica in consiglio dovrà votare. «Sarà una proposta stile Grecia, a carico cioè dei cittadini andriesi per i prossimi 30 anni in aggiunta al mutuo già esistente, contratto dalla precedente amministrazione (sempre loro) per pagare i primi debiti - si chiedono i consiglieri comunali del M5S - o sarà una proposta all'italiana, dove si spostano le virgole, ma non si affrontano i problemi?". Il Movimento 5 Stelle Andria annuncia delle proposte per il bene della città, a cominciare da un taglio delle spese superflue e un piano di pagamento dei debiti, anche se la priorità, aggiungono i pentastellati andriesi, dovrebbe essere la ricostruzione dell'Ufficio Tributi.
«Consigliamo al nostro sindaco di erogare al 100% tutti i servizi attualmente in corso, che i cittadini stanno già pagando, altrimenti ci rivolgeremo alla magistratura» concludono i consiglieri comunali del M5S. «Da parte nostra, noi impediremo che si perdano altri finanziamenti, come è successo a partire dall'interramento della ferrovia passando per il fitto casa, per la rimozione dell'amianto, per i tetti fotovoltaici, fino al progetto Scarpantibus, o come stava per succedere per la nuova questura in via Indipendenza. Anzi, chiederemo di organizzare l'azione amministrativa in modo tale da rendere prioritaria ed incessante la ricerca di finanziamenti europei, nazionali e regionali in modo tale da poter gravare il meno possibile sulla cittadinanza andriese».

venerdì 26 giugno 2015

BARLETTA : “Pane sospeso” per chi è in difficoltà. La proposta dei 5 Stelle all’Amministrazione

Occorre che in tempo di crisi ognuno faccia la propria parte. Nell’attesa di veder adottato il reddito di cittadinanza, così come previsto dal primo punto del programma regionale del Movimento 5 Stelle, gli attivisti dell’Associazione Barletta 5 Stelle propongono all’Amministrazione comunale di adottare l’iniziativa “Pane sospeso”.
Un piccolo gesto di solidarietà e vicinanza ai meno abbienti, volto a restituire dignità e speranza.
Si tratta di un’iniziativa che si rifà all’usanza del “caffè sospeso”, cioè quella dei clienti generosi di pagare due caffè al bar e consumarne solo uno, destinando l’altro a un cliente meno fortunato. Una pratica che può essere trasposta su un alimento di prima necessità come il pane, per cui “pane sospeso”. La richiesta è stata protocollata il 18 giugno scorso: l’obiettivo è creare una rete di attività commerciali che aderiscano al progetto.

lunedì 25 maggio 2015

BARLETTA : Agorà e cena M5S con i parlamentari Spadoni e D’Ambrosio

Lunedì 25 maggio, alle ore 20.30, in piazza Caduti a  Barletta, si terrà un’Agorà pubblica con i portavoce alla Camera dei Deputati Maria Edera Spadoni e Giuseppe D’Ambrosio. Si parlerà di diritti umani, immigrazione, pari opportunità  e altri argomenti riguardanti il nostro territorio.
Interverranno i candidati consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle: Savio Chiariello di Barletta, Brigitta D’Aulisa di Canosa, Grazia Di Bari di Andria, Paolo Nugnes di Trani.
Inoltre, gli attivisti barlettani del Movimento 5 Stelle invitano tutti i cittadini alla cena di autofinanziamento che si terrà sempre lunedì 25 maggio alle ore 21.30 presso il Ristorante Pizzeria “Il Cucù” in Via San Giorgio, 40 nel centro storico di Barletta.
Lo scopo è passare una serata insieme, mangiare un’ottima pizza servita dalla parlamentare Maria Edera Spadoni e dal candidato portavoce barlettano alle elezioni regionali, Savio Chiariello, per raccogliere fondi per la campagna elettorale del Movimento 5 Stelle.
“Il M5S è infatti, l’unica forza politica che sostiene le proprie iniziative attraverso le micro donazioni volontarie, rifiutando qualsiasi sorta di finanziamento pubblico. I posti sono limitati. Le prenotazioni si possono richiedere scrivendo a bareltta5stelle@gmail.com o comunicandole durante l’agorà”.

giovedì 5 marzo 2015

TRANI : Su processo agenzie di rating M5S, "Scelta scellerata non costituirsi parte civile"

Dopo la risposta del ministro Boschi al question time del M5S, anche dal dicastero dell’Economia viene confermato che il Governo non si costituirà parte civile. Per L’Abbate (M5S) si tratta di una scelta scellerata.
“Alla luce delle nuove accuse mosse nel processo alle agenzie di rating Standard & Poor’s e Fitch, non possiamo che rinnovare il nostro invito allo scellerato Governo Renzi a costituirsi parte civile – dichiara ildeputato pugliese Giuseppe L’Abbate (M5S) – Un Governo che sembra non prendere minimamente in difesa le sorti del popolo italiano, preferendogli l’appoggio delle lobby finanziarie”.
Al question time presentato due settimane fa dal deputato 5 Stelle pugliese, infatti, le dichiarazioni del ministro dei Rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi furono lapidarie: “Il Governo Renzi, su indicazione del Ministero dell’Economia, non si costituirà parte civile nel processo alle agenzie di rating accusate dalla Procura di Trani di aver manipolato il mercato internazionale tra il 2011 e il 2012 perché non si ravvede un danno nei confronti dello Stato. Casomai, successivamente, qualora sia dimostrato un danno per lo Stato Italiano, il Governo procederà autonomamente con una causa civile nei riguardi delle agenzie di rating”.
In pratica, per il deputato L’Abbate (M5S), “il premier Renzi, dopo aver racchiuso in sé sia il potere legislativo sia quello amministrativo con i mille decreti incostituzionali, ora si permette anche di divenire giudice, traendo conclusioni ancor prima del procedimento in corso a Trani. Il tutto a discapito degli italiani che avrebbero potuto veder difesi i propri interessi praticamente a costo zero con la costituzione di parte civile dell’Esecutivo renziano. Come del resto già accaduto negli Stati Uniti con Obama. Un Governo che dimostra, ogni giorno di più, di non avere a cuore le sorti del nostro Paese”.
La posizione dell’Esecutivo renziano è stata ribadita anche oggi in Aula dal ministro dell’Economia Padoan, durante il question time presentato a Montecitorio da SEL che ritornava a chiedere la costituzione di parte civile nel procedimento in corso a Trani. Per Pier Carlo Padoan la “clausola risolutiva del contratto dello Stato italiano con la Morgan Stanley non è stata minimamente influenzata dall’azione di rating delle agenzie internazionali. Il Tesoro, infatti, ha rinegoziato così da non pesare sui conti pubblici. La molteplicità di fattori che incidono sull’andamento di mercato, poi, rende troppo arduo stabilire ciò che viene imputato alle agenzie di rating nel processo di Trani. E sulla costituzione di parte civile, essendo un’alternativa processuale alla sede civile, valuteremo successivamente qualora emergano novità nel corso del procedimento”.

martedì 23 dicembre 2014

CANOSA DI PUGLIA : Attivisti M5S incontrano l’Amministrazione, presentata proposta migliorativa per la differenziata

Giovedì 18 dicembre, presso il Palazzo di Città, si è svolto l’incontro tra il Gruppo Attivisti M5S Canosa e l’Amministrazione rappresentata dall’Assessore all’Ambiente e dalla responsabile del settore. Pubblichiamo il resoconto dell’incontro in una nota a firma di Antonio Marzullo, Tonio Lenoci e Giovanni Battista Minerva.
“Si è parlato dell’annosa questione della raccolta differenziata e nello specifico, è stata consegnata ed illustrata da parte nostra la “proposta migliorativa” del servizio e della gestione rifiuti elaborata al nostro interno dal “gruppo ambiente”, la stessa già presentata alla cittadinanza nell’incontro pubblico del 7 dicembre scorso.
Nel corso dell’incontro sono stati elencati in maniera approfondita ed analitica i dati sul conferimento dei rifiuti solidi urbani a Canosa, pubblicati sul sito regionale. Dalla lettura degli stessi è stato innanzitutto evidenziato un aspetto a nostro avviso preoccupante e cioè l’aumento considerevole dell’ 8,5% della quantità pro capite e totale dei rifiuti prodotti dalla cittadinanza, il cui trend avutosi nei primi 10 mesi di questo anno inevitabilmente ci porterà a chiudere il 2014 con oltre 1.000 tonnellate di rifiuti in più rispetto al 2013, dato in controtendenza rispetto alla media nazionale che vede una minore produzione legata alla crisi economica.
Questo valore allarmante, che porterà anche ad un aumento nell’immediato futuro della tassazione, a nostro giudizio pone un interrogativo… . Quale è il motivo di questo fenomeno? Dai dati si è evidenziata la crescita, ma la rassicurazione, previo approfondimento, che ciò sia dovuto a cause tangibili e che non vi siano anomalie o stranezze nei conferimenti di rifiuti, può solo essere data da chi è responsabile del controllo dello stesso.
Un altro aspetto importante evidenziato nell’incontro con l’Assessore è stato quello inerente la raccolta dei rifiuti urbani pericolosi (pile,neon, prodotti tossico nocivi) e dei RAEE (apparecchi elettrici ed elettronici) di piccole dimensioni poiché, leggendo i dati forniti dalla Regione Puglia, è lampante il fatto che questa tipologia di rifiuto a Canosa viene raccolto in maniera sporadica, viste le esigue quantità conferite rispetto alla stima prodotta dalla Ditta appaltatrice in fase di redazione del progetto-offerta ed addirittura nel caso dei tossico nocivi non vi è nessun conferimento registrato. Per il gruppo attivisti questo rappresenta un ulteriore indicatore di un problema grave da risolvere nell’immediato, dato che inevitabilmente questi rifiuti prodotti sicuramente in quantità non trascurabili vengono conferiti nell’indifferenziato o peggio ancora dispersi nell’ambiente, comportando nel primo caso un danno economico per la collettività che si trova a pagarne l’esoso smaltimento, che non è compreso nei costi di contratto, mentre se differenziato passerebbe a carico-recupero per il tramite della raccoglitrice, ai consorzi specifici istituiti a livello nazionale che operano gratuitamente per l’obbiettivo ultimo di riciclarne la gran parte, nel secondo caso la dispersione nell’ambiente è di per sé un danno irreparabile all’estetica ed all’ambiente stesso dato che questi rifiuti spesso contengono sostanze altamente inquinanti che una volta disperse nel terreno possono raggiungere la falda acquifera ed entrare così nel ciclo alimentare o ancora peggio se bruciati, sprigionano veleni che si mescolano all’aria che respiriamo.
Un altro tema affrontato e sconosciuto a molti è stato quello relativo al compostaggio domestico o di comunità che per una realtà contadina come la nostra potrebbe diventare un fiore all’occhiello ed una risorsa, basti pensare che più del 50% del costo totale della raccolta e smaltimento viene assorbito dall’umido da cui si parte per naturale trasformazione in compost, utilizzabile come concime naturale. E’ insito in questo rifiuto la ricchezza di una risorsa che in pratica non viene sfruttata poiché, non essendo ben promozionato in termini di messa in opera e di risparmi alle utenze, tra l’altro previsti dal regolamento comunale, trova difficile comprensione anche per mancanza di cultura e propensione al riciclo.
Nella proposta presentata all’Amministrazione queste ed altre problematiche sono esplicitamente elencate ed ad ognuna di esse viene suggerita una fattiva soluzione che non comporta ulteriori esborsi da parte della Amministrazione e dei cittadini, essendo stati riscontrati nel contratto in essere, l’esistenza di molte delle voci specificate, in termini di materiali, attività e spesa, relative alla gran parte delle soluzioni proposte, parrebbe aver scoperto l’uovo di colombo, basterebbe solo applicare e far rispettare in toto quanto già previsto nel contratto, considerando che il costo per le suddette attività, a nostro avviso, noi cittadini lo stiamo già sopportando.
A conclusione dell’incontro l’Assessore ha espresso la sua disponibilità ad approfondire nei dettagli le soluzioni proposte ribadendo l’impegno che l’Amministrazione ha profuso su questo settore, non ultimo l’incontro avuto con la Sangalli per rivedere in maniera più oculata ed efficiente il servizio di spazzatura stradale che partirà a breve.Il nostro auspicio è che questi suggerimenti vengano colti ed applicati al di là delle appartenenze politiche, per il fine ultimo di garantire un generale miglioramento della situazione ambientale che gioverebbe anche e specialmente a chi ci seguirà”.

domenica 21 dicembre 2014

TRANI : “Sistema Trani” come Mose, Expo e Mafia Capitale per i parlamentari M5S pugliesi

Duro il commento dei parlamentari pugliesi 5 Stelle sulle vicende che hanno travolto il Comune di Trani, i quali bollano come “un altro scempio del pudore dell’etica politica” l’arresto del Sindaco Luigi Nicola Riserbato, vincente alle scorse amministrative con la lista “La Puglia Prima di Tutto”, partito di centrodestra vicino a Forza Italia e che ha come referente politico il deputato, ex ministro ed ex Governatore della Regione Raffaele Fitto, che lo ha fondato nel febbraio 2005.
“Ma d’altronde cosa può nascere da un fondatore condannato nel 2013, in primo grado, a quattro anni di carcere per peculato, corruzione ed abuso d’ufficio. Ci chiediamo come sia possibile che, con una storia del genere alle spalle, Fitto sia risultato il più suffragato in Puglia alle ultime elezioni europee – dichiarano i deputati Giuseppe Brescia, Emanuele Scagliusi, Giuseppe L’Abbate, Diego De Lorenzis, Giuseppe D’Ambrosio, Francesco Cariello, i senatori Barbara Lezzi, Maurizio Buccarella, Daniela Donno, Lello Ciampolillo e l’europarlamentare Rosa D’Amato (M5S) – L’unica certezza, purtroppo, è che finché i cittadini italiani lasceranno che i partiti detengano il potere a qualsiasi livello amministrativo, non vi sarà scampo: saremo tutti condannati a subire la corruzione ed il malaffare”.
Ma il Sindaco di Trani non è stato l’unico destinatario dell’azione del gip Francesco Messina, che su richiesta del pubblico ministero Michele Ruggiero, nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Trani su questioni relative ad appalti pubblici ed altri provvedimenti della civica amministrazione, ha disposto i domiciliari anche per Edoardo Savoiardo, funzionario comunale. Sono finiti in carcere, invece, l’ex vicesindaco Giuseppe Di Marzio (FI), il consigliere comunale Nicola Damascelli (Mov. Schittulli), l’ex consigliere Maurizio Musci (FI) e l’ex amministrazione unico dell’Amiu, Antonello Ruggiero.
“I destinatari della misura sono tutti politici, dirigenti ed amministratori locali del Comune di Trani ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata a commettere più delitti contro la pubblica amministrazione, concussione, corruzione, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e quant’altro. L’opposizione, che peraltro detiene la presidenza del consiglio di Trani, dov’era sinora? Così il Partito Democratico dimostra solo di non saper svolgere il proprio ruolo di controllo e vigilanza nel consiglio comunale tranese, decretando il fallimento del centrosinistra in città – continuano i parlamentari 5 Stelle – È stato ridenominato il ‘Sistema Trani’: l’ulteriore riprova che, da nord a sud, quando a governare sono i partiti, regna il malaffare e la cattiva gestione della cosa pubblica a danno di tutti i cittadini onesti. Dopo Mose, Tav, Expo e Mafia Capitale, ecco un altro sistema che condanna la nostra terra all’arretratezza, al mancato sviluppo ed a logiche che impediscono di fare strada a chi rispetta le regole. Un sistema che ci sforziamo di combattere con l’onestà e su cui chiediamo pene più severe che questo Governo ci ha finora cassato in Parlamento. Come a Roma, anche in Puglia, siamo a disposizione di tutti coloro che voglianodenunciare il malaffare politico che sono costretti a sopportare quotidianamente. Il M5S, accanto ai cittadini, cambierà questo Paese”.

mercoledì 3 dicembre 2014

CANOSA DI PUGLIA : M5S in piazza, incontro su servizio raccolta rifiuti

Il gruppo Attivisti del Movimento 5 Stelle Canosa organizza per domenica 7 dicembre dalle ore 19.30 un incontro pubblico in corso San Sabino.
Si discuterà di luci ed ombre del servizio di raccolta dei rifiuti a Canosa e del lavoro fatto dal gruppo Attivisti M5S Canosa su questo tema.
A fine serata verrà inoltre presentata alla cittadinanza la proposta migliorativa del servizio rifiuti, studiata e realizzata dal gruppo Attivisti M5S Canosa.

mercoledì 5 novembre 2014

TRANI : Discarica, "L’Arpa conferma inquinamento della falda"

L’ARPA Puglia avrebbe confermato i timori. Dalle analisi sarebbe arrivata la conferma alla tesi che gli attivisti del Movimento 5 Stelle purtroppo da tempo preannunciavano. A metterci la firma sarebbe appunto l’ARPA Puglia: “I campionamenti, prima, effettuati dalla Società a maggio 2014 e le indagini geostrumentali, poi, eseguite da consulenti tecnici della stessa tra settembre e ottobre 2014, hanno rilevato un inquinamento delle acque sotterranee al pozzo di monitoraggio denominato P6V ed un punto di discontinuità nella barriera geologica laterale della discarica”, che a circa 18 metri dal piano campagna “consente la fuoriuscita di percolato”. E sempre al pozzo P6V si registra un “superamento dei parametri di ferro, manganese, nitriti, nichel ed Arsenico”.
Eravamo partiti con quella che il PD, a livello regionale, aveva definito una gita alla discarica –  commenta ironicamente il deputato andriese Giuseppe D’Ambrosio (M5S) – Vediamo se è ancora divertente, ora che abbiamo appurato che la falda è inquinata”.
Il Movimento 5 Stelle a Trani sta monitorando, costantemente e da tempo, la situazione della discarica, un sito enorme che rischia di raddoppiare, se non triplicare, in base ai procedimenti in corso di richiesta per i siti vicini. “Ci sarebbe da chiedere che fine abbia fatto l’adeguamento del piano discarica, con la realizzazione dell’impianto di biostabilizzazione per una capacità di 160 tonnellate al giorno, grazie ad un finanziamento regionale di 2,8 milioni di euro previsti per il Comune di Trani, oppure potremmo chiedere dell’impianto di selezione e recupero frazioni valorizzabili con un finanziamento di 3 milioni di euro  – continua il parlamentare andriese 5 Stelle – Non vorremmo che il percorso di queste delibere dell’ATO segua lo stesso iter della discarica”.
Assieme ai senatori pugliesi Maurizio Buccarella e Daniela Donno (M5S), il deputato D’Ambrosio aveva verificato di persona, circa un anno fa, lo stato dell’arte delle strutture della discarica. “Dovevamo essere gli ultimi ad entrare nel sito per controllare le strutture, visto che non abbiamo referenti in consiglio comunale, e invece siamo stati i primi – conclude Giuseppe D’Ambrosio (M5S) – Per cui, quando sento qualche consigliere comunale tranese o qualche segretario di non so quale lista civica o partito dire che il Movimento 5 Stelle non si sta occupando correttamente della discarica, mi viene da fare una sola domanda: in questi anni di falda inquinata, dove hanno vissuto?”.

lunedì 16 giugno 2014

SOCIETA' : Videopoker sono 8,6 miliardi gli incassi in nero

8 miliardi e mezzo di euro. A tanto ammonta il fiume di SOLDI SPORCHI generato attraverso le macchinette da gioco illegali. Oltre il 20 per cento degli incassi ufficiali del settore. Non c'è da stupirsi... il nostro Giovanni Endrizzi - Portavoce Cinque Stelle Senato - ci racconta come il controllo è del tutto carente.

Nel 2007 il Colonnello Rapetto scoprì irregolarità diffuse nel circuito delle slot machines. Riuscì a documentare un totale di sanzioni da irrogare per 98 MILIARDI. Giorgio Tino, direttore dell'Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato, e Antonio Tagliaferri, direttore del settore giochi vennero condannati per omesso controllo. Ma le cose presero una diversa piega: in Commissione Finanze gli "onorevoli" Tolotti, Nannicini e Vannucci si adoperarono per modifiche di legge che facilitarono la riduzione delle penali da 98 miliardi a soli 2,5 miliardi (!!)

Dei sopracitati condannati, Giorgio Tino fu addirittura confermato nel suo incarico e Antonio Tagliaferri ebbe un incarico in Equitalia. mentre il colonnello Rapetto (che scoprì le irregolarità) si trovò costretto alle dimissioni. Renzi ci ha appena ricordato Pinocchio...

Di quella favola dovrebbe ricordare Melampo, il cane da guardia che si era accordato con le faine e, in cambio della sua parte, lasciava rubare le galline.... Ora la prima parte è certa: politici e partiti sono finanziati dalle lobby dell'azzardo. E non hanno prodotto nulla per fermare l'infiltrazione mafiosa, l'usura, l'abusivismo.

Il Movimento 5 Stelle ha già presentato un disegno di legge per una maggior trasparenza e regolarità delle concessioni, monitoraggio dei flussi di capitali ed il contrasto al riciclaggio e alle infiltrazioni malavitose e collaboro con i colleghi della commissione Affari Sociali della Camera oper la stesura di un testo unico in materia di gioco d'azzardo.
 (Paola Carinelli, Movimento 5 Stelle, Facebook)

martedì 8 aprile 2014

BARLETTA : Interrogazione MoVimento 5 Stelle, "gli scrutatori vengano sorteggiati tra i disoccupati"

claudia catinoIn vista delle prossime elezioni europee del 25 maggio, torna d’attualità il tema della nomina degli scrutatori che andranno a costituire i seggi elettorali. Il MoVimento 5 Stelle, tramite la portavoce in Consiglio comunale, Claudia Catino, ha presentato un’interrogazione per chiedere che gli scrutatori vengano scelti tra disoccupati e inoccupati.

“In vista delle imminenti elezioni europee del 25 Maggio 2014, il Comune di Barletta dovrà avvalersi della collaborazione di un notevole numero di scrutatori da individuarsi ai sensi della Legge n. 95 del 08/03/1989. La normativa, a seguito di successive modificazioni, offre ampia discrezionalità nella formazione delle graduatorie tra i cittadini che hanno espresso la loro disponibilità ad entrare nell’apposito albo”, si legge nella premessa.
Riteniamo che le Istituzioni, alla luce dell’attuale crisi occupazionale che ha investito in modo drammatico anche il nostro territorio, debbano rivolgere la massima attenzione alle categorie che versano in condizioni di maggior disagio economico.
Con tali premesse, il Movimento 5 Stelle Barletta, attraverso un’interrogazione a risposta immediata, ha chiesto all’Amministrazione Comunale, e nella fattispecie all’apposita Commissione Elettorale Comunale, se intende adottare come requisito ulteriore e prioritario per la nomina degli scrutatori, la condizione di disoccupazione o inoccupazione.
La realizzazione di questa proposta impegnerebbe il Comune a pubblicare un avviso, con il quale si invitano gli iscritti all’albo degli scrutatori a produrre autocertificazione relativa al proprio stato di disoccupazione o inoccupazione.
Se, a seguito delle opportune e dovute verifiche, da effettuarsi attraverso controllo incrociato dei dati in possesso del Centro per l’Impiego, il numero di scrutatori dichiaratosi disoccupato o inoccupato, dovesse essere superiore a quello necessario per costituire i seggi elettorali, l’Amministrazione procederà ad effettuare regolare sorteggio pubblico tra gli appartenenti a queste categorie. In caso contrario, la Commissione Elettorale Comunale, nominerà automaticamente chi soddisferà questo ulteriore requisito e procederà a completare la lista, attraverso sorteggio pubblico fra tutti gli iscritti all’albo.
Ci auguriamo, in conclusione, che questa proposta sia presa in considerazione ed attuata: sarebbe un piccolo, ma importante segnale di vicinanza e sostegno nei confronti dei cittadini barlettani maggiormente in difficoltà”.

domenica 23 marzo 2014

BAT : "Alle Europee per vincere." Il Movimento 5 stelle asfalterà la vecchia politica nella provincia ?

“L’Europa deve chiamarsi con il suo nome: comunità europea e non Unione europea”.

Il clima è già da campagna elettorale per le Europee. “Noi adesso arriviamo alle elezioni e le vinciamo in un modo assoluto. E poi andremo dalla Merkel e andrò personalmente a guardarla negli occhi. Ci parlerò io”. La dichiarazione di Grillo è perentoria e lascia a bocca aperta. Lo ascoltano in milioni tramite il web o da poco tramite la TV e al suo fianco ci sono i parlamentari che ha cresciuto e che ora nelle piazze sono attesi quasi quanto lui. “All’inizio venivano a sentire me e poi andavano via. Adesso le persone vengono a sentire i portavoce e non ascoltano più me. Io sono commosso. Perché tutto era nato come un sogno di un pazzo. E guardate cosa siamo diventati”.


L’altro volto noto del Movimento, Alessandro Di Battista: “Se prendiamo un voto di più del Pd alle elezioni Europee, creiamo una crisi di governo senza precedenti”. La folla applaude il deputato come se fosse il leader, quello che dovrebbe spiccare nel gruppo, anche se lui cerca di confondersi tra gli altri. Spiccare nel Movimento non è la migliore delle strategie e di vittime ce ne sono già state tante. E mentre Grillo assicura la vittoria alle Europee, il deputato sa che la sfida è molto più difficile di così e che la faccia se la giocano tutta lì. “Ci giochiamo tanto alle elezioni di maggio, ma ne siamo consapevoli e daremo battaglia”. Di Battista parla di Roma e di una politica che ha deluso i 5 stelle: “Noi abbiamo capito in un anno che il problema sono i soldi. Vaffanculo ai soldi. Se ci stacchiamo da quello, possiamo cambiare questo Paese. Oggi siamo stati all’Expo e sono sempre le stesse imprese. O legate a Cl, o legate alla fondazione Vedrò che finanzia Letta e Alfano, o alle cooperative. Noi diciamo basta a tutto questo sistema. Siamo cittadini normali. Anzi scusateci quando sbagliamo. Siamo persone libere là dentro, e non esiste dire che comandano Beppe e Casaleggio”.
Anche altri parlamentari fanno sentire la loro voce , come Paola Taverna, Manlio Di Stefano e Roberto Fico. Sono le prove generali per i portavoce che dai prossimi giorni gireranno per le piazze d’Italia. “Sappiate”, dice Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera, “che i nostri colleghi portavoce sono tra il pubblico, sono lì per parlare con voi. Non so se ve lo ricordate, ma c’è stato un tempo in cui questo Movimento non voleva nemmeno candidarsi. Giravamo per i meetup e mettevamo insieme le intelligenze per fare dei progetti”. E per questo, dice Di Maio, quando gli chiedono se oggi lanciano la campagna per le europee, risponde: “Noi l’abbiamo lanciata nel 2005. Facciamo politica da anni. Non so se ve lo ricordate. Abbiamo deciso di entrare nelle istituzioni solo perché non avevamo più speranze nella politica marcia”. 
 Questi sentimenti profondi , contenuti in queste parole accorate, lanciano dall'etere una sfida paurosa ai volti noti della politica locale, oramai in piena crisi politica. Infatti la maggior parte delle amministrazioni di destra o sinistra che siano, nella provincia BAT, si stanno barcamenando in crisi politiche più o meno gravi.


Mentre col M5S in questo anno, abbiamo visto crescere dal nulla, una nuova classe dirigente, che piace alla gente. Ed è decisamente più preparata rispetto ai "giovani" degli altri partiti.
Tutto questo potrebbe spiegarsi con il fatto che : nel nostro territorio i partiti ed i movimenti tradizionali, hanno sfornato solo figli d'arte o nei migliori dei casi giovani "im-promettenti" senza una coscienza politica.
A maggio, i sondaggi e la voce delle piazze, potrebbe raccontare di un fiume in piena che spazzerà via i "politici di mestiere", sconosciuti alla base, ed imposti dall'alto. Infatti nel migliore dei casi i candidati dei partiti tradizionali, sono conosciuti, ma non hanno prodotto nessun risultato tangibile secondo i propri elettori. Non ci resta che citare un grande giornalista, che ascoltando Di Battista afferma : "Quando parlano questi giovani del Movimento 5 stelle ti batte il cuore, tocchi con mano la loro purezza d'animo".
Anche il cuore della BAT sta battendo inesorabilmente verso i 5 Stelle ...... a quanto pare.

giovedì 28 novembre 2013

BARLETTA : Consiglio comunale sul Bilancio, per il M5S “è una storia di ordinaria follia”

image001 (1)Continuano a tenere banco nella discussione tra forze politiche i commenti sull’ultima seduta di Consiglio comunale, quella del 22 novembre, nel corso della quale è stato approvato il Bilancio di previsione 2013. I rappresentanti locali del Movimento 5 Stelle bollano la seduta-fiume, terminata quasi alle 5 del mattino, come una “storia di ordinaria follia”, con l’auspicio che non si replichi domani, 29 novembre, in occasione della prossima assise.

“Sarà che ci approcciamo alla vita e ad i luoghi che i politici cittadini sono abituati a frequentare da tempo, con la disillusione e l’ingenuità dei cittadini per bene. Sarà anche che abbiamo un alto senso delle istituzioni e che pensiamo che la dignità e l’onestà debbano tornare di moda. Sarà che pensiamo che il rispetto delle regole deve partire dai rappresentanti dei cittadini, da quei politici che professano la reintroduzione dell’ “educazione civica” tra gli insegnamenti scolastici ma che al contempo violano inesorabilmente e reiteratamente le regole di un’assemblea solenne, come deve essere il Consiglio Comunale”, scrivono.
“Tutto ci saremmo aspettati tranne che diventare, pur se nuovi delle istituzioni, garanti del rispetto di regole relative alla civile convivenza prima ancora che all’applicazione del regolamento. L’ultimo Consiglio Comunale si è aperto con un intervento della portavoce Claudia Catino, la quale ha fatto notare come fosse prassi inaccettabile, tra i consiglieri comunali, considerare che l’assemblea dovesse prendere luogo in ampio ritardo rispetto all’orario di convocazione. Nel caso specifico le ore di ritardo erano 1 e 40 minuti (Convocazione ore 9.00, Inizio lavori ore 10.40). Le irregolarità sono state notevoli e apprezzabili anche da chi, come noi, non è così esperto di regolamento.
Consiglieri che prendono parola senza che gli fosse concessa, urla e schiamazzi, botta e risposta ai limiti della civiltà, interruzioni illegittime dei nostri interventi da chi si professa grande conoscitore del regolamento, sospensioni lunghe un sogno… Proprio riguardo le sospensioni della seduta, a seguito di un’anomalia individuata dal consigliere Mazzarisi in quota PD, la presidente del consiglio aveva decretato 5 minuti di spospensione. Poi diventata un’ora e mezza tra un tramezzino e la “visita” del signor Cuperlo, avvenuta nei pressi del Teatro Curci.
Ripresi i lavori alle ore 23, si è giunti a concludere la discussione sul penultimo punto all’ordine del giorno alle ore 2 del mattino e nonostante le ragionevoli richieste provenienti da alcuni consiglieri di opposizione di rinviare la discussione del fondamentale punto sul bilancio di previsione al giorno seguente, la maggiornaza ha ritenuto opportuno procedere ad una frettolosa approvazione notturna, dopo 16 ore di consiglio. A seguito di ciò si è scatenato un teatrino indegno di qualsivoglia istituzione statale: consiglieri PD che “pressando” la Presidente, ponevano in votazione modalità di voto atte a negare il necessario approfondimento del tema riguardante il bilancio di previsione al fine di porlo quanto prima in votazione e di contro consiglieri di centro destra che urlavano additando chi, dai banchi opposti, nascondeva risatine inopportune. Presidentessa in fuga che, dopo aver dichiarato sospesa la seduta (sospensione che non ha più avuto luogo), si è allontanata dall’aula lasciando la presidenza in mano al consigliere Ventura al quale è poi subentrato il consigliere Scelzi. Il tutto in un ambiente che ricordava più un mercato rionale che una solenne assemblea.
Terminato il consiglio alle ore 4.36 del mattino, pensavamo di aver vissuto un brutto sogno, e speravamo di risvegliarci potendo almeno apprezzare l’efficienza della macchina organizzativa del Comune di Barletta.
Tra conferenze dei capigruppo notificate durante il consiglio stesso presso il domicilio della nostra portavoce e poi rinviate il giorno stesso per mezzo telefonico, per poi iniziare in ampio ritardo e rivelarsi inconcludenti.Consigli Comunali in programma per giovedì la quale documentazione viene consegnata con ingiustificabile ritardo meno di due giorni prima della prossima seduta (29 Novembre) e dopo aver assistito a indegne bagarre tra la maggioranza e l’opposizione ed ai relativi rimpalli di responsabilità, dopo aver subito e consci di continuare a subire le carenza organizzative dell’istituzione comunale:
Noi del Movimento 5 Stelle Barletta teniamo fede al nostro mandato, non presteremo mai il fianco ai bassi giochi politici, diremo sempre la nostra secondo le regole del buon senso, non inquineremo mai la dignità delle istituzioni e anzi denunceremo ogni evento simile sempre e con qualsiasi mezzo, rimaniamo cittadini civili nelle istituzioni”, conclude la nota.